La spesa del Po–Fesr: Basilicata ok per gli standard Ue
Obiettivi raggiunti, ma crea problemi la anticipazione delle verifiche decisa dal Cipe
La Basilicata continua a mostrarsi virtuosa nella spesa dei Fondi Europei, ma pur avendo centrato pienamente gli obiettivi imposti dall’Unione Europea, criticità si potrebbero avere per le decisioni del Cipe di anticipare i traguardi da raggiungere a pena della perdita della titolarità dei fondi da parte delle regioni per farli confluire nella dotazione finanziaria del “Piano per il Sud” del Governo.
La situazione è evidente per il completamento del programma Por 2000/2006, per il quale tutte le somme assegnate alla Basilicata sono state spese. Alla Basilicata restano da rendicontare solo le così dette “risorse liberate”, ossia quelle non utilizzate perché i progetti a cui erano destinati, sebbene realizzati, sono stati coperti da altre fonti di finanziamento. L’importo totale di queste somme è di 225 milioni, la Regione le ha interamente reinvestite in progetti sul territorio, in parte (86,5 milioni) su programmi di completamento, in parte (quasi 145 milioni) con Obblighi giuridicamente vincolanti (appalti, gare e simili) assunti entro il 31 dicembre scorso, così come previsto dai regolamenti comunitari. Ma una delibera Cipe ha anticipato il termine al 30 luglio 2010, data alla quale non erano stati ancora presi impegni per circa 94 milioni di euro sui quali ci sarebbe quindi l’interessamento del Governo per inserirli nel così detto “Piano per il Sud” sottraendoli alla Basilicata.
Situazione analoga la si ha anche nell’ambito del Po Fesr 2007/2013. La Basilicata, con una spesa di circa il 18 per cento delle risorse assegnate al 31 dicembre 2010, si colloca al primo posto fra le regioni del Mezzogiorno ed al terzo posto in Italia nella spesa dei fondi comunitari. Entro fine anno la Regione dovrebbe spendere altri 135milioni di euro per non incorrere in disimpegni, e la programmazione già fatta dalla Regione consente di guardare con tranquillità a questo obiettivo. Ma il Cipe, anche in questo caso, ha anticipato i termini prevedendo che al 31 maggio si debba aver speso circa i due terzi della somma prevista per fine anno, pena l’applicazione di sanzioni proporzionali alla quantità di spesa non effettuata.
La spesa dei Fas: Su 750 milioni “de finanziato” solo un milione e mezzo
Tra i circa 700 progetti della programmazione 2000-2006 solo 25 sono stati giudicati “incagliati”. Ancora fermo il riparto 2007/2013
In attesa che il Cipe scongeli i fondi Fas per il periodo 2007-2013 pari a 769 milioni di euro, la Regione Basilicata continua le attività di spesa per la programmazione precedente.
Per il periodo 2000-2006, le risorse Fas confluite nell’intesa istituzionale di governo sottoscritta il 19 gennaio del 2000, ammontano complessivamente a 756, 3 milioni di euro di diretta programmazione regionale.
Al 31 dicembre 2010, la Basilicata ha programmato 750,3 milioni di euro, di cui risulta impegnato il 55,42 per cento pari a 415 milioni. Sulle somme impegnate la Regione ha speso il 41,7 per cento equivalente a 313 milioni. A Febbraio la spesa si è attestata al 54,5 per cento.
A seguito della delibera Cipe 79 del 2010 il Governo nazionale ha avviato una fase di verifica realizzata dall’Uver nel mese di dicembre 2010.
Dei circa 700 progetti programmati nell’ambito dell’utilizzo dei Fondi Fas, l’Uver ne ha vagliato solo 25 incagliati dei quali 8 sono stati giudicati disincagliati, 16 suscettibili di azioni di follo wup entro marzo 2011 ed un solo intervento è stato dichiarato definanziabile per un importo di 1milione e mezzo di euro.
Esclusi i progetti sotto verifica in base alla delibera Cipe 79 del 2010 tutti gli interventi che hanno stipulato un Ogv dovrebbero essere terminati entro due anni a partire da giugno 2010.