Anche la Regione Basilicata al decimo Congresso generale della Spi Cgil Basilicata “Qui si fa il futuro. Anziani e giovani una risorsa per una Basilicata più attiva, coesa e solidale”. Al centro della relazione del segretario generale, la sanità, con la riorganizzazione delle reti dei servizi territoriali e l’integrazione dell’attività ospedaliera. Alla Regione il sindacato ha posto l’attenzione verso una maggiore efficienza della medicina territoriale a servizio della popolazione anziana, ha rimarcato, riguardo la legge sull’invecchiamento attivo, l’esigenza di procedere alla costituzione di una consulta ai fini della programmazione. Tra le ulteriori richieste l’accreditamento delle case di riposo della Basilicata, recentemente censite dal sindacato, e un impegno maggiore ai Comuni sui piani socio sanitari e socio assistenziali. Per la Spi Cgil, sul fronte dell’assistenza si può e si deve fare di più al fine di creare occupazione qualificata, per far rientrare i tanti giovani che emigrano, uno dei principali problemi per il territorio.
“La sanità lucana è fortemente impegnata su tavoli locali e nazionali” ha detto il direttore generale del Dipartimento Politiche della Persona Donato Pafundi, che ha portato il saluto dell’assessore Flavia Franconi e dell’intera giunta regionale.
Pafundi ha per grandi linee tracciato il quadro circa l’attuale situazione del sistema sanitario regionale. Dalla “doppia anima” – ha sottolineato – riferendosi alle differenze tra la parte della sanità a quella del sociale che viaggiano diversamente. “Per quanto riguarda la parte della sanità – ha spiegato – le risorse provengono al 99 per cento dal Fondo sanitario nazionale. La Regione, annualmente, immette di tasca propria una piccola percentuale, pari allo 0,3 per cento dell’intero fondo nazionale, quest’anno pari a 3 milioni e mezzo, per garantire ai propri residenti, gli extraLea cioè ulteriori livelli essenziali di assistenza”.
L’esenzione dei ticket sulle malattie rare è solo uno degli esempi in Basilicata. Su risorse nazionali di oltre un miliardo, la Regione Basilicata si è accollata parte dei costi per far fronte a prestazioni aggiuntive esclusivamente per i propri residenti. “Complessivamente – ha sottolineato Pafundi – la Regione per quanto riguarda la gestione del Fondo sanitario nazionale ha i conti in ordine. È ovvio che dobbiamo continuare a concentrarci sulla qualità per garantire altri servizi. Grazie alla gestione accorta oggi la situazione è di equilibrio, riuscendo ad avere non solo un bilancio in ordine, ma essendo riusciti a ripianare i debiti del fondo sanitario del 2009”.
Il direttore generale del Dipartimento Politiche della Persona, ha poi parlato dell’altro versante, quello del sociale, dove pesa una forte contrazione delle risorse. “Finanziato con le risorse del bilancio regionale, su questo ambito siamo meno sereni, ma continueremo a sforzarci per garantire i servizi”.
Pafundi si è soffermato sulla riduzione dei trasferimenti alle Regioni, pari a 60 milioni, e sulla mancata parifica della Corte dei conti. “Eppure – ha detto – l’intera giunta, in questa legislatura, è riuscita a destinare 9 milioni aggiuntivi per il piano straordinario sulle disabilità suddiviso nei tre assi. Dobbiamo continuare a lavorare per poter garantire l’assistenza. Abbiamo avuto tante esperienze positive. Il 50 per cento dei Comuni oggi dispone di sezioni primavera, un dato importante”.
Il direttore del dipartimento Politiche della Persona ha concluso con gli ultimi risultati. Tra questi l’autorizzazione per un Hospice di malati terminali a Viggiano, che ha fatto seguito all’ammodernamento dell’Hospice presso l’Irccs Crob di Rionero e i voucher per la fruizione dei servizi di Asilo Nido per i bambini fino a 3 anni.