Sabato 19 ottobre si è svolto a Matera, all’Hotel del Campo, l’11° Congresso della Fp Cgil di Matera. Al tavolo il Segretario Generale della Cgil di Matera, Eustachio Nicoletti e la Segretaria Nazionale della Fp Cgil, Concetta Basile. Nel corso dei lavori, Giulia Adduce è stata rieletta Segretaria Generale della Fp Cgil di Matera.
Si è scelto di avviare i lavori con la proiezione di un video realizzato dalla Fp Cgil Nazionale in occasione di un’iniziativa che si è tenuta a Palermo il 26 e il 27 settembre. L’iniziativa aveva come titolo “UE CARE: L’Europa Solidale. Lavoro, Accoglienza, Integrazione: per la costruzione di una rete Europea delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi pubblici ai migranti”.Si è trattato di un’iniziativa europea, promossa dalla Fp Cgil insieme al sindacato spagnolo FSC CCOO e al sindacato europeo dei servizi pubblici EPSU. Nell’arco di due giorni si è affrontato il tema della migrazione, mettendo al centro il punto di vista delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nella rete della solidarietà, articolata in: soccorso, accoglienza e integrazione.
La relazione di Giulia Adduce è partita dalle questioni che attengono i migranti, evidenziando la necessità di tenere insieme le politiche per il riscatto sociale delle persone più fragili con gli interventi per l’accoglienza dei migranti, cercando di rompere la contrapposizione, che spesso è creata ad arte, tra le persone in difficoltà che sono cittadini italiani e i profughi che arrivano nel nostro Paese in fuga da un destino crudele. Bisogna lavorare per costruire le politiche atte ad affrontare e governare l’emergenza migranti e non limitarsi a dichiarazioni becere e ad effetto, che hanno il solo scopo di far crescere il numero dei “like”. Bisogna impedire lo smantellamento della rete SPAR, l’unico sistema pubblico di accoglienza che funziona e che occupa migliaia di operatori sociali, quasi tutti giovani.
Giulia Adduce ha poi sviluppato un’analisi dei contenuti della manovra economica del Governo, evidenziando la preoccupante assenza di interventi finalizzati allo sviluppo economico ed alla creazione di occupazione. In particolare, l’assenza di misure finalizzate allo sviluppo è ancora più pericolosa per il Sud poiché, dagli anni della crisi, è aumentata ulteriormente la distanza tra PIL delle Regioni del Nord e PIL delle Regioni del Sud. Nella manovra gli interventi per lo sviluppo del Sud sono totalmente assenti, a differenza di quanto è indicato nel Documento Congressuale della CGIL “Il Lavoro è”, che propone un vero e proprio Programma Nazionale di Sviluppo, con trasferimenti in conto capitale da parte dello Stato verso le aree arretrate di almeno il 45% del totale e per 5 anni.
Passando alle questioni locali, Giulia Adduce ha sottolineato che le recenti vicende giudiziarie che hanno riguardato la Sanità lucana hanno messo in evidenza i pesanti elementi di invasività da parte della politica che ha caratterizzato la gestione della sanità nella nostra Regione; non è stata mantenuta la fondamentale separazione tra programmazione e gestione, che è garanzia di indipendenza e trasparenza dei processi decisionali. E’ necessario ripensare radicalmente la governance e l’organizzazione della Sanità in Basilicata – come del resto la Cgil ha detto in più di una occasione – riorganizzando i servizi sulla base dei bisogni dei cittadini e delle domande di salute, al fine di garantire l’effettiva applicazione del diritto alla salute, garantito dalla Costituzione. Si deve riorganizzare il Sistema Sanitario Regionale in un’ottica orientata all’efficienza e all’appropriatezza, che non sia condizionata solo dalla ricerca della sostenibilità economica, pur necessaria, e costruisca un modello che metta i cittadini al centro e faccia scelte coraggiose nell’interesse generale, senza dare spazio a campanilismi, corporativismi e lobby di potere. In vista delle imminenti elezioni regionali c’è bisogno di un nuovo progetto politico che raccolga il fronte progressista intorno ai temi centrali dello sviluppo e della crescita, della lotta allo spopolamento, della riconversione energetica, della tutela ambientale, della lotta alla corruzione e della trasparenza dei processi e delle decisioni politiche.
La relazione è stata conclusa con le parole di Luciano Lama, tratte dal suo saluto alla Cgil, con le quali si sottolineava l’importanza dell’autonomia nell’ambito di una “concezione del sindacato come movimento di lavoratori che esprime le loro esigenze sforzandosi di collocarle nell’ambito del progresso del paese, combattendo spinte corporative, settoriali, individualistiche”.