Per problemi organizzativi l’undicesima edizione “Vini da Terre Estreme” in programma a Matera (Hotel Alvino 1884) dal 26 al 27 marzo è spostata a fine maggio (date da definire). Ne dà notizia Alvaro De Anna (Pilota Green), organizzatore dell’evento di Matera riferendo che ci sono comunque due eventi ravvicinati nei quali sarà presentata l’iniziativa di Matera, punto di incontro privilegiato con la migliore tradizione vitivinicola “eroica” italiana, dedicando spazio e attenzione alle numerose realtà capaci di regalare questi vini straordinari che rendono ricco e variegato il nostro patrimonio enoico.
Il 4 aprile un fuori Vinitaly a Verona, i “Vini Eroici” danno spettacolo. Una serata evento al Teatro Nuovo, con le musiche di Ennio Morricone arrangiate dal maestro Massimo Scattolin. Una serata che avrà il suo culmine con una degustazione con banchi d’assaggio di etichette provenienti da cantine eroiche e riservata a un pubblico selezionato.
L’8 maggio “Vini da Terre Estreme” per la terza volta sarà a Monaco (Grermania), con un workshop rivolto agli operatori professionali (distributori, buyer, Ho.Re.Ca., Media). La Germania è uno dei punti di riferimento per il mercato enoico mondiale ed è, per l’Italia, la seconda destinazione del nostro export ed è stato per decenni una fonte costante di entrate per i produttori italiani. Il mercato beneficia di una base di utenti fedeli e attenti al rapporto qualità-prezzo, tuttavia, l’evoluzione demografica con l’invecchiamento della popolazione dei consumatori abituali impone ai produttori di puntare sempre più sull’innovazione per stimolare e mantenere alto l’interesse, soprattutto delle nuove generazioni. (Wine Intelligence) Le previsioni per il settore nel lungo periodo non prevedono una crescita del mercato. La maggior parte dei consumatori di vino tedeschi sta già consumando meno, acquistando vini con maggior rapporto qualità prezzo.
Cresce comunque significativamente la consapevolezza degli stili di vino alternativi, soprattutto tra i Millennial che, aperti alla sperimentazione, sono i consumatori più curiosi, propensi ad acquistare dall’Orange wine, al vegano e senza solfiti alle versioni equosolidali, naturali e biodinamiche. Ed è con loro che il vino deve imparare a rapportarsi puntando su etica, rispetto per l’ambiente e consapevolezza appunto dell’evoluzione degli stili di vino.
Sottolinea De Anna: “la viticoltura eroica, che rappresenta il 5% della superficie totale vitata italiana, è a rischio. Il decreto attuativo (recentemente pubblicato) che tutela e valorizza i vini eroici, è un primo passo per il rilancio della viticoltura estrema. A partire da una maggiore promozione dei vini eroici, a nuove possibilità di etichettatura come il marchio “eroico” in etichetta. Anche perché vino eroico significa tutela del paesaggio e dell’ambiente. E tra gli strumenti di rilancio, il “marketing esperienziale” è tra i più efficaci. Sarà proprio il “marketing esperenziale” uno degli elementi innovativi dell’undecima edizione “Vini da Terre Estreme” Matera. Noi – dice Alvaro De Anna (Pilota Green), organizzatore dell’evento di Matera – ci occupiamo di “marketing esperienziale” già prima che gli esperti lo chiamassero così. Abbiamo sempre privilegiato il rapporto con il consumatore, perché la convivialità è nelle nostre corde. Sappiamo come far interagire le persone, come sviluppare interesse e attenzione. Come portare il vino italiano nel mondo. Come abbiamo fatto a Tokio e a Parigi e faremo a Verona e Monaco nelle prossime settimane anche per promuovere l’evento di Matera. Lo facciamo attraverso missioni commerciali e promozionali, organizzando Educational, Workshop commerciali e incontri B2B con i principali operatori di mercato (importatori, distributori, esponenti del canale HORECA, sommelier e media di settore). Inoltre accompagniamo la nascita e lo sviluppo di reti d’impresa e di consorzi agro-alimentari. I consumatori sono diventati più consapevoli ed attenti alla qualità e alla peculiarità del vino che bevono. Acquistare una bottiglia di un vino estremo vuol dire sostenere un’economia locale, riconoscere il lavoro in vigna e preservare un territorio».