1.140 nuove assunzioni previste nel I trimestre dell´anno in Basilicata
Dinamica positiva rispetto alla media del Paese, ad assumere sono soprattutto le “piccole”. Opportunità nella ristorazione, nel turismo e nell´edilizia. Gli operai (specializzati e non) sono ancora i profili più richiesti. Meno del 10% le figure high-skill.
Nel primo trimestre 2012 le assunzioni previste in Basilicata sono 1.140, molte delle quali coincidono con la riattivazione di contratti in scadenza a fine 2011 o con assunzioni in sostituzione di analoghe figure che hanno interrotto (anche solo temporaneamente) il loro rapporto di lavoro. Poco più della metà delle assunzioni si concentreranno nel settore dell’industria (comprese le costruzioni) e il 76% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel 66% dei casi le imprese richiederanno un’esperienza lavorativa nella professione o almeno nello stesso settore. Le difficoltà di reperimento riguarderanno soltanto il 6% delle assunzioni totali; quelle più marcate vengono segnalate nel settore costruzioni (13%). Per il 51% delle assunzioni non stagionali sarà richiesta una laurea o un diploma. Fino a 12 assunzioni su 100 potranno essere destinate a personale immigrato. Sono questi i principali risultati della rilevazione che Unioncamere realizza a cadenza trimestrale attraverso il bollettino “Excelsior Informa”, che monitora esclusivamente le imprese private dell´industria e dei servizi.
“Qualche segnale di miglioramento del mercato del lavoro regionale inizia comunque ad avvertirsi – sottolinea il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli -.
Secondo gli ultimi dati ISTAT sulle forze di lavoro, l’occupazione ha registrato una ripresa nel terzo trimestre dello scorso anno, cui è corrisposta una forte contrazione della disoccupazione ma anche un aumento, altrettanto marcato, degli “scoraggiati”.
Excelsior segnala poi una maggiore dinamicità della domanda di lavoro prevista in Basilicata rispetto alla media nazionale in questo avvio di 2012, e una maggiore “propensione ad assumere” da parte delle imprese di minori dimensioni, che si confermano il principale motore della crescita occupazionale a livello regionale, anche in una congiuntura difficile come l’attuale».
Dal punto di vista territoriale, il 74% delle assunzioni totali (circa 840 unità) si concentrerà in provincia di Potenza, mentre quella di Matera assorbirà il restante 26%. La grande maggioranza dei neo-assunti dalle imprese lucane troverà impiego nell´area aziendale della produzione di beni e servizi, seguita dalla logistica e da quella commerciale e della vendita. Nei servizi, i comparti che registreranno il maggior numero di assunzioni sono il turismo e la ristorazione (dove sono previste quasi 150 entrate) e il commercio, che assorbirà il 10% dei neo-assunti. Nell’industria manifatturiera, invece, oltre un terzo dei “posti di lavoro” sarà offerto dal settore metalmeccanico, nella maggior parte dei casi (66%) con contratti “a termine”.
Considerando la distribuzione delle assunzioni previste in Basilicata secondo il tipo di profilo, le professioni operaie (specializzate e non) dovrebbero raggiungere il 56% totale (circa 630 unità in valore assoluto): si tratta di una quota molto superiore non soltanto alla media nazionale (28%) ma anche a quella meridionale (38%). Le professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi dovrebbero attestarsi, invece, intorno alle 350 unità, il 30% del totale. La richiesta di figure high-skill (dirigenti, professioni altamente specializzate e tecnici) sarà nell’ordine di un centinaio di unità (9%), mentre molto limitate saranno le assunzioni di personale generico e non qualificato (appena il 5%, contro una media nazionale del 14%)