La Fp Cgil e la Filcams Cgil di Potenza annunciano il presidio degli autisti delle Usca che si terrà domani 19 maggio a partire dalle 10 davanti all’Azienda sanitaria di Potenza in via Torraca. Gli autisti della squadre speciali di assistenza territoriale impegnate da circa tre anni nell’attività di cura e assistenza domiciliare ai malati che non necessitano di ricovero ospedaliero e ai pazienti in isolamento fiduciario, con decorrenza 16 aprile hanno visto cessare la loro attività senza che si sia provveduto ancora alla loro riconversione in Uca (unità di continuità assistenziale).
Avevamo chiesto all’Azienda sanitaria di Potenza di trovare in tempo utile soluzioni alternative per l’assunzione di questo personale, avanzando anche la richiesta di assumerlo, perlomeno, attraverso la medesima tipologia contrattuale degli autisti di ambulanza del 118, ovvero quella in somministrazione, per permettere loro maggiori diritti e un salario in linea con quello dei colleghi. Si è scelto, tuttavia, in questi anni di procedere a rinnovare le gare di appalto e adesso pare si voglia mettere definitivamente la parola fine alla preziosa esperienza di questi operatori in Asp.
Tuttavia crediamo ci siano soluzioni alternative e percorribili già nell’immediato per preservare questi lavoratori e contemperare le esigenze aziendali. Nonostante l’imminente assunzione di tutti gli autisti di ambulanza nella graduatoria dell’avviso a tempo determinato dell’Asp, permangono necessità di personale di tale profilo a copertura di vacanze strutturali del Dipartimento emergenza urgenza, come certificato dal Piano di fabbisogni del personale, e questi lavoratori, che hanno guidato le ambulanze Usca per oltre 3 anni, potrebbero essere ricollocati. Ciò porterebbe il duplice risultato di coprire le carenze più volte segnalate del Deu, e tutelare lavoratori che nel periodo più buio della pandemia, bardati al fianco degli operatori sanitari, con turni pesantissimi, senza riposi e con paghe bassissime, hanno contribuito a garantire il diritto alla salute del lucani. Lavoratori che meritano la stessa attenzione degli altri precari della nostra sanità.
Abbiamo invitato, infine, l’Azienda sanitaria ad accelerare sulla trasformazione delle Usca, unità speciali di continuità assistenziale costituite con il decreto legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020 per aiutare i medici di medicina generale nella gestione sul territorio dei pazienti Covid o sospetti Covid, in Uca, unità di continuità assistenziale. In linea con quanto previsto dal decreto ministeriale 77 del 2022 e al rilancio dell’assistenza territoriale, le Usca dovrebbero perdere la S di speciali per trasformarsi in Uca, una “équipe mobile distrettuale per la gestione di situazioni condizioni clinico-assistenziali di particolare complessità e di comprovata difficoltà operativa di presa in carico sia a carico di individui che a carico di comunità”, prevedendo, nella reinternalizzazione del servizio, la valorizzazione di questi lavoratori.