Donatella Di Bello, giovane imprenditrice del campo della ricezione turistica originaria di Garaguso, è stata l’assegnataria della 15^ edizione del premio “Il tempietto d’argento” promosso dall’amministrazione comunale di Garaguso.
Si è tenuta nella sala consiliare del comune di Garaguso la manifestazione di assegnazione del premio che ha visto , oltre la presenza del sindaco avvocato Francesco Auletta, del vicesindaco Girolamo Costanzo, del neo direttore del museo di Metaponto il dottor Vincenzo Cracolici, dell’’archeologo Antonio Desiena già sovrintendente all’archeologia di Basilicata, dell’architetto Sabrina Lauria capo delegazione Fai di Tricarico e della lucania interna, della giornalista Beatrice Volpe, della dirigente scolastica dell’I.C. A Ilvento dottoressa Elena Labbate, della dirigente scolastica dell’I.S. C. Levi Tricarico professoressa Caterina Policaro, del parroco don Giuseppe Abbate, oltre che al comandante della locale stazione dei Carabinieri e gli alunni dell’I.C. A. Ilvento accompagnati dalle docenti, a moderare il giornalista Giovanni Spadafino. “Riteniamo che l’assegnazione del Premio “Il Tempietto d’argento” a Donatella Di Bello” ha spiegato il sindaco ai presenti “ sia giustificato dai numerosi meriti sia imprenditoriali che sociali, ma soprattutto per il suo attaccamento per Garaguso e la Comunità. Il suo rimanere legata alla storia della propria famiglia, la volontà di tenere vivo il ricordo del nonno il dottor Moles e il suo operato attraverso la riapertura del Palazzo storico , investendo capitali propri , da lustro e visibilità anche a Garaguso. Le iniziative promosse da Donatella Di Bello hanno lo scopo di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto sia nazionale che internazionale, la dimora, la comunità di Garaguso, il suo artigianato e le sue tradizioni. A tale proposito ritengo che si debba cogliere l’opportunità di “fare rete” con gli altri “tesori” esistenti nel Comune. Mi riferisco in particolare al Palazzo Revertera, restaurato e reso fruibile dall’Amministrazione Comunale per le attività culturali”. Gli interventi che si sono succeduti, ognuno per il proprio ruolo , hanno fatto emergere la necessità di unire le forze se si vuole dare rilancio ai territori dell’entroterra. “ Non è casuale la scelta di aver invitato” ha proseguito Francesco Auletta “ autorevoli esponenti che sul territorio sono i custodi della nostra storia e mi riferisco ai Musei, così come voler rendere partecipi il mondo della scuola con il mondo dell’associazionismo nello specifico il Fai, ipotizzando e lasciandoci alle spalle la brutta esperienza della pandemia, di vederci insieme più uniti con nuovi progetti che possano coinvolgere attivamente le giovani generazioni. Ora più che mai serve l’unità e la determinazione di tutti, i problemi sono tanti partendo da uno molto evidente quello della viabilità che è al limite della sopportazione degli automobilisti. Non si può parlare di turismo se i servizi essenziali sono carenti e, se abbondiamo tutti, si rischia che anche l’investimento della famiglia Di Bello diventa vano. Oggi questa XV edizione ci rimette in moto portandoci nella direzione della necessità di partire dalle nostre origini, fare tesoro della storia del nostro passato per poter costruire insieme un futuro migliore per i nostri figli ”. Visibilmente emozionata Donatella Di Bello ha voluto condividere il premio con la sua famiglia, suo fratello, la sua amica Daniela Bonanno, con tutta l’amministrazione e l’intera comunità dicendo: “ per noi l’idea di voler riaprire il Palazzo come struttura ricettiva non è nata come una sfida, ma come una scelta. Le scelte, fatte in maniera ponderata, danno la giusta motivazione e la giusta carica per superare gli ostacoli che si incontrano lungo il percorso”.