Nella sede della Cgil Matera il segretario generale Eustachio Nicoletti ha fatto il punto sulla campagna referendaria che è stata attivata in provincia di Matera dal sindacato per sostenere il Sì ai due referendum che riguardano il mondo del lavoro. Alla conferenza stampa con i giornalisti hanno partecipato anche tutti i rappresentanti di categoria dei settori lavorativi di cui si occupa la Cgil anche nel Materano. “In realtà i referendum dovevano essere tre – precisa Nicoletti – perchè abbiamo presentato quello sul ripristino dell’articolo 18, quello sulla responsabilità solidale degli appalti e quello sui voucher ma quello sull’articolo 18 è stato dichiarato inammissibile dalla Consulta. Come è noto la Cgil da alcuni anni sottopone all’attenzione del Governo nazionale il tema del lavoro. Nel 2013 ha lanciato il Programma sul lavoro, quindi è stata lanciata una campagna interna per la raccolta firme richiesta per i referendum e infine abbiamo promosso una raccolta firme per istituire una carta dei diritti universali e far approvare dal Governo il nuovo Statuto dei Lavoratori con una iniziativa di legge popolare, per la quale come è noto servono 50 mila firme. La Cgil ne ha raccolte 1 milione e 300 mila, di cui 23 mila in Basilicata, 7139 a Matera. L’obiettivo è quello di regolamentare il mondo del lavoro per ridurre il precariato in tutti i settori. Complessivamente quindi negli ultimi anni la Cgil ha raccolto 4 milioni e 6 mila firme, un dato importante perchè per la prima volta il nostro sindacato ha deciso di affidarsi al referendum di iniziativa popolare per sostenere la causa del lavoro. Sui voucher, nati nel 2003 con la Legge Biagi per il lavoro domestico e per soggetti a rischio esclusione sociale si è assistito ad un incremento di proporzioni esagerate. Dal 2008 al 2016 si registra un +440%, passando da 535 mila a 150 milioni, che se vengono tradotti in posti di lavoro a tempo indeterminato valgono 60 mila nuovi posti di lavoro. In Basilicata rispetto al primo semestre 2013 quando furono richiesti 130 mila voucher nel 2015 sono diventati 847 mila e nel 2016 circa 1 milione. Con i voucher il Governo pensava di far emergere il lavoro nero ed invece si è solamente precarizzata l’attività occasionale e il voucher ha finito per deregolare qualsiasi regola che dovrebbe tutelare i lavoratori. In particolare nella provincia di Matera che è la metà di quella di Potenza si registra un incremento del 20% nel settore del turismo, che è quello maggiormente in crescita dal punto di vista occupazionale e produttivo. I voucher sono utilizzati anche in agricoltura, nei servizi e nel settore no profit. Possiamo dire che i voucher sono una iattura per il mondo del lavoro. Se pensiamo che in Basilicata si registra un progressivo spopolamento con una perdita di 1200 persone all’anno tra venti anni nella nostra regione ci saranno 470 mila abitanti, con una popolazione geriatrica. I voucher contribuiscono anche a questo fenomeno negativo, perchè si nasce di meno e si va fuori dalla nostra terra per cercare lavoro più stabile. Hanno previsto l’obbligo per i datori di lavoro di segnalare l’utilizzo del voucher per il lavoratore 60 minuti prima dell’avvio dell’attività ma questo ovviamente non può bastare. In Belgio e in Francia i voucher sono dei buoni lavoro, in Italia sono diventati dei buoni pasto, perchè sono coivolte le banche, le poste, i tabaccai, l’Inps e l’Inail.
Con il secondo quesito referendario si chiede di abrogare la regola che non trasferisce responsabilità all’impresa che si aggiudica in subappalto l’esecuzione dei lavori a seguito di un bando di gara. Questo vuol dire che nel trasferimento tutti i diritti che riguardano i lavoratori non sono rispettati.
Per sostenere i 2 si ai referendum la Cgil coinvolgerà associazioni, docenti universitari, personalità del mondo della cultura e il Vescovo della diocesi di Matera-Irsina Monsignor Caiazzo. Nei prossimi giorni incontreremo il Prefetto anche per definire la data dei referendum e siamo già al lavoro per attivare comitati promotori per il Sì ai 2 referendum nei principali comuni della nostra provincia.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa della Cgil (foto www.SassiLive.it)