“L’incompiutezza dello sviluppo meridionale è espressa dallo squilibrio dai piatti della bilancia geografica: a un nord che stenta a mantenere il suo equilibrio si contrappone il sempre più insostenibile peso della situazione meridionale. L’Ugl Basilicata intende rimarcare che non può avvenire un tanto acclamato rilancio della crescita economica del mezzogiorno, facendone meno delle risorse della Basilicata”.
E’ quanto sostengono il segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera per i quali, “la Regione è vittima di un sud sempre più malato in un’Italia a due velocità: impietosamente riteniamo di poter tratteggiare per il trascorso anno 2016 le fattezze di un territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall’emigrazione, diventando sempre più vecchio, più povero e più solo. Dalle fazioni politiche lucane si è aperta la caccia alla ricetta della medicina ideale, ma tra le differenti visioni l’unico punto concorde riguarda la gravità della malattia. Allora, si cominci dalla riduzione dei costi delle utilities come acqua, gas, energia – proseguono i segretari – che, potremmo dare quasi gratis visto che tali risorse sono giacenti nel nostro territorio. Non slogan o proclami dal senso complicistico del ‘vedremo-faremo-diremo’. Basterebbe per il 2017 una leggina e la volontà dell’intero consiglio Regionale che vada anche a sposare un progetto innovativo avendo l’Università, Centro di geodesia ( E-geos), Enea, Agrobios, piccole –medie aziende e privati ma, si è assistito finora incessantemente ad un’assenza del loro coinvolgimento sull’economia conseguentemente, il lavoro è risultato limitato. Sull’altro piatto della bilancia vanno via fior fior di giovani laureati dove l’Ugl – aggiungono Tancredi e Giordano – non ha mai preso in seria considerazione le barzellette del Ministro Poletti il quale affermava che <<Se 100mila giovani se ne sono andati dall’Italia, non è che qui sono rimasti 60 milioni di ‘pistola’, conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi>>. Sbagliatissimo, fin da non considerare tali affermazioni, noi Ugl sosteniamo che sarebbe certamente impossibile tenerli tutti, ma centinaia potrebbero restare. E qui si chiedono progetti e programmi credibili, da verificare periodicamente ma il nodo è proprio questo, monitorare tutto quello che produttivamente si avvia registrando i risultati affinché si producano reddito, lavoro e occupazione. A poche ore dall’anno nuovo, il lavoro è per qualcuno ancora irraggiungibile o comunque precario anzi, i licenziamenti complessivi sono in crescita. Il 2016 è stato l’anno che ha rivelato il fallimento di una riforma del lavoro. Dunque, che si riparta quindi realmente dalla Basilicata, intesa soprattutto come lavoro per i giovani non sottacendo ad un Jobs Act che va modificato senza sconti perchè non funziona e in particolare l’uso dei voucher nominali va abolito. Dignità, qualità e coerenza devono essere le parole chiave per la Basilicata del 2017, l’Ugl è pronta per una nuova stagione da protagonisti invitando tutto il sindacato lucano a ritrovarsi insieme, con spirito costruttivo, essendo l’unico metodo per evitare di approfondire il solco tra sindacato e lavoratori. L’Ugl Basilicata – concludono Tancredi e Giordano – ritengono aver aperta una chiara interpretazione della realtà, elemento che evidentemente è mancato a chi governa la Regione, per noi sindacato si deve aprire una nuova stagione necessariamente proiettarci verso il 2017 da protagonisti. L’Ugl è pronta in Basilicata con uomini, idee e strutture ed è soprattutto aperto al confronto e in linea con un Regione che deve necessariamente ripartire”.