La Basilicata con il 40 per cento di pmi che usano almeno un social media, superiore alla media nazionale, si afferma come regione avanzata nell’impiego delle tecnologie ICT. Lo sottolinea una nota di Confartigianato a firma del presidente Antonio Miele. Pur in un contesto rappresentato dal persistere di una ampia quota di mercato consumer che non utilizza ancora la Rete le piccole imprese utilizzano in modo crescente gli strumenti di relazione rappresentati dai social media, le piattaforme di comunicazione basate su tecnologie Internet per connettersi, creare e scambiare contenuti online con clienti, fornitori, partner, o all’interno dell’impresa stessa.
In chiave settoriale il maggiore utilizzo dei social network nelle piccole imprese si registra nei Servizi con il 41,7%, seguito dal Manifatturiero con il 28,4% e dalle Costruzioni con il 21,1%. Nel dettaglio del Manifatturiero – in questo caso i dati sono disponibili solo per il totale delle imprese – è più alto l’uso dei social network nel settore dei Computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi con il 40,6%, seguito da Alimentari e bevande con il 37,8%, Legno e carta, stampa con il 35,0%, Apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche con il 33,7% e Altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature con il 32,3%.
L’analisi per territorio è possibile relativamente all’uso di almeno un social media da parte delle imprese: a fronte di una media nazionale del 37,3%, si osserva una maggiore propensione nella Provincia autonoma di Bolzano con 58,9%; seguono con quote superiori alla media Friuli-Venezia Giulia con 44,3%, Calabria con 42,4%, Trento con 42,1%, Basilicata con 40,0%, Marche con 39,6%, Emilia-Romagna con 39,5%, Veneto con 39,0%, Puglia con 38,6%, Sardegna con 38,0% e Lazio con 37,8%.
Miele evidenzia che secondo le imprese tra le motivazioni all’uso dei social media prevale (34,1%) la leva di marketing seguito dal miglioramento della collaborazione con altre imprese/organizzazioni (29,4%) e l’interazione con la clientela (15,9%); l’utilizzo dei social network consente anche alle piccole imprese di integrare le proprie politiche miglioramento della reputazione del brand, di intensificare le relazioni con la clientela effettiva e potenziale, di ottenere feedback sull’uso e la qualità del prodotto che possono facilitare processi di innovazione, di intercettare segmenti di mercato più giovani che dedicano più tempo alla socializzazione in rete.
Per Confartigianato ci sono professionalità tecnico-specialistiche da non confondere con l’uso individuale del web. Oggi ci sentiamo tutti un po’ fotografi. Basta un telefonino per catturare l’attimo fuggente e postarlo sul web. Ma quando le immagini devono essere di alta qualità serve chi il mestiere lo conosce davvero e può dimostrarlo. Per questo l’Accademia Fotografi Videoperatori Professionisti aderente a Confartigianato Potenza continua a svolgere un ruolo importante per garantire le competenze professionali degli imprenditori associati.
Un progetto – sottolinea Antonio Califano, presidente dell’Accademia – che è già attivo in tutta Italia e testimonia il costante impegno della categoria per migliorare le prestazioni degli imprenditori, affrontare la crisi e combattere la concorrenza sleale degli operatori abusivi che sono particolarmente attivi proprio nei settori della fotografia e della grafica. La crisi ha fatto selezione, e alla fine i migliori sono sempre sul campo. Questo per dire che le opportunità di lavoro ci sono per chi sa lavorare bene, puntando sulla qualità e comunicando bene la propria attività. L’iniziativa per la certificazione professionale è un’arma in più nelle mani dei fotografi di Confartigianato che decideranno di documentare ai clienti la qualità delle loro prestazioni e potranno avere maggiori opportunità di lavoro.
La figura del fotografo, intesa come professionista dell’immagine visiva – evidenzia una nota di Confartigianato – risente pesantemente della continua ridefinizione del mercato di riferimento, divenuto via via globale, ed il settore della fotografia è in profonda trasformazione a causa dell’avvento delle tecnologie digitali. Tale contesto favorisce l’integrazione tra i fotografi e le altre figure professionali del comparto della comunicazione nell’attività di acquisizione e gestione dell’immagine e del messaggio ma apre anche un pericoloso varco nei confronti di soggetti competenti sul piano informatico ma scarsamente qualificati dal punto di vista fotografico, rischio aggravato dall’assenza di una normativa di disciplina dell’attività.
Per questo motivo, l’azione di Confartigianato a sostegno delle imprese del settore, è particolarmente concentrata sull’esigenza di ottenere l’ufficializzazione della figura del fotografo professionista e dunque sull’individuazione di un profilo professionale riconosciuto.
Mar 29