Il 4,3% di utenti lucani internet acquista on line beni a vocazione artigianale contro l’8,9% del Trentino-Alto Adige (prima regine) e il 2,3% di campani (fanalino di coda). A questo dato dell’Ufficio Studi Confartigianato è legata la nuova opportunità fornita agli imprenditori associati di aprirsi al mercato digitale globale.
Nell’ambito di Italian Makers Village (il “fuori Expo” organizzato proprio da Confartigianato nel cuore di Milano per valorizzare le eccellenze del Made in Italy) è stata firmata una convenzione tra Stylenda e Confartigianato. L’intesa, siglata per la Confederazione dal Presidente Giorgio Merletti, offrirà agli imprenditori associati uno stimolo per affacciarsi al mondo dell’online e aprirsi a nuovi mercati pronti ad apprezzare il saper fare e la qualità dei prodotti italiani.
Con Stylenda la gestione dell’e-commerce rimane nelle mani dell’artigiano e non necessita della mediazione di terzi, dato che non è richiesta nessuna competenza tecnica (la difficoltà è la stessa, ad esempio, di creare una pagina facebook). Un altro vantaggio, rispetto ad altri strumenti per l’e-commerce è che non sono previste commissioni sulle vendite e il sito che viene creato è costantemente aggiornato e in regola con le normative vigenti (tutela della privacy, regolamenti di commercio online…). A breve ci sarà anche la possibilità di condividere i prodotti del negozio su alcuni marketplace (eBay, Amazon e Kirivo.it) per poter avere una maggiore visibilità.
Per avere un’idea del potenziale mercato il Centro Studi Confartigianato riferisce che gli acquisti on line che intercettano maggiormente l’offerta delle imprese artigiane riguarda gli Abiti e articoli sportivi, Articoli per la casa (mobili, giocattoli, ecc.), Software e Prodotti alimentari.
Nel 2014 nella graduatoria degli acquisti via web troviamo al primo posto abiti e articoli sportivi (3.644.000 persone di 14 anni ed oltre, pari al 35,3% di coloro che hanno effettuato acquisti negli ultimi 12 mesi); seguono gli acquisti di articoli per la casa (2.618.000 soggetti pari al 25,4% dei navigatori), software (1-024.000 soggetti pari al 9,9%) e prodotti alimentari (preziosa nicchia di 658.000 utenti, pari al 6,4%).
Con differente chiave di lettura, se consideriamo l’incidenza sul totale degli utenti internet troviamo che gli acquisti via web di abiti e articoli sportivi è effettuato dal 12,0% dei navigatori internet, quelli di articoli per la casa dall’8,9%, quella per software per computer del 3,4% e quella per prodotti alimentari del 2,2%. In questa prospettiva la media – ponderata con i relativi fatturati settoriali delle imprese con meno di 20 addetti – della propensione all’acquisto on line di prodotti offerti da imprese artigiane è del 5,8% dei navigatori. Le tipologie di prodotti esaminate interessano mercati in cui operano 192.939 imprese con meno di 20 addetti, con 626.567 addetti e un fatturato di 62.736 milioni.
Per il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, “l’accordo con Stylenda rappresenta un ulteriore impegno della Confederazione per accompagnare gli imprenditori nel futuro digitale e per consentire loro di proporre sul mercato la qualità delle produzioni made in Italy”.
Per Rosa Gentile, vicepresidente di Confartigianato, delegata al Mezzogiorno, “non è casuale che nel Manifesto dei nuovi artigiani del XXI secolo abbiamo individuato otto punti che disegnano l’identità dell’imprenditore artigiano per proiettarlo in un futuro sempre più tecnologico e digitale. I maker usano la Rete come canale privilegiato di vendita, ma sono ancora poche in Italia le piattaforme di commercio elettronico che sanno filtrare i prodotti dei giovani artigiani tecnologici e offrirli al vastissimo pubblico della Rete nazionale ed estera. La nuova opportunità – aggiunge – è un’ ulteriore tessera del mosaico Progetto Sud 2020 che abbiamo presentato nella convention di Matera. Quelle dell’artigianato e delle piccole imprese – sottolinea la, vicepresidente di Confartigianato, delegata al Mezzogiorno – sono potenzialità che vanno aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno. La programmazione della prossima stagione dei Fondi europei 2014-2020 è un’occasione da non perdere per valorizzare il ‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Dobbiamo investire nella tecnologia che è lo straordinario strumento di lavoro utilizzato per rafforzare la produzione artigiana che si realizza, per fare dell’artigiano l’imprenditore del futuro, artefice, protagonista e ambasciatore della qualità made in Italy, per rilanciarne la competitività e dire ai giovani che nell’artigianato esiste un futuro di lavoro gratificante, che sulle proprie abilità, competenze, passioni si può costruire un avvenire”.