Si è svolta a Matera lo scorso 13 febbraio nell’agriturismo Masseria del Parco una prova dimostrativa di “Agricoltura di Precisione” nell’ambito del progetto Bari Matera 5G – Smart Agricolture. L’Agricoltura di Precisione, che inizialmente pareva essere un semplice metodo di gestione agronomica basato sull’uso delle più moderne tecnologie del settore, oggi assume più che mai un carattere laboratoriale,venendo chiamata al ruolo centrale di regia al fine di riuscire ad unire i mondi della tecnologia,dell’ambiente, dell’agricoltura, della salute e del lavoro.La sfida degli ultimi anni è quella di ottenere un livello di efficienza gestionale estremo dove gli input sono minimi – e di conseguenze anche le spese e gli impatti per la natura – e gli output sono massimi, in una sorta di strategica interpolazione tra due curve dove la prima assume di giorno in giorno caratteristiche diverse in funzione, proprio, della sperimentazione.La sperimentazione assume quindi un carattere di notevole importanza che, in sintonia con l’ormai affermato concetto di sviluppo sostenibile, persegue il duplice fine di sviluppare strumenti, strategie e metodologie finalizzate a un duplice obiettivo: incrementare la rendita aziendale e salvaguardare le risorse ambientali.Questo, viene reso possibile attraverso l’opportunità di ponderare, secondo un sistema a rateo variabile, la somministrazione degli input colturali ottenendo un notevole decremento degli impatti ambientali e delle spese senza incidere negativamente sulle produzioni.In particolare, l’esperienza in oggetto, patrocinata dall’ampio progetto Bari Matera 5G, risulta finalizzata alla sperimentazione di sistemi di guida automatica basata su mappe di prescrizione e correzione RTK (Real Time Kinematic).Ciò consentirà di sperimentare l’impiego di correzioni differenziali distribuite attraverso Internet da una retedi stazioni permanenti GNSS (multicostellazione) (Network RTK) attraverso un’infrastruttura di trasmissione 5G. Le difficoltà di questa metodologia sono generalmente legate all’estensione ed alla qualità della copertura Internet, in quanto tale tecnica presuppone una connessione Internet stabile con la rete di stazioni permanenti.È quindi estremamente utile una sperimentazione finalizzata a verificare le prestazioni – e quindi l’attuabilità futura – della trasmissione 5G per l’invio delle correzioni differenziali da una rete di stazioni permanenti a dun trattore che opera in campo con le tradizionali attività colturali.
La sperimentazione in corso intende valutare l’applicazione della rete 5G di TIM a sistemi di agricoltura di precisione, cosi da verificare come la rete 5G possa ottimizzare le correzioni nella guida automatica e l’applicazione del rateo variabile nella semina, concimazione e trattamenti antiparassitari.
I partner del progetto, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e che ha scelto Matera come unica in Europa per la sperimentazione nell’ambito dell’Agricoltura di precisione, appartengono al mondo delle telecomunicazioni con TIMa quello accademico dell’Università di Basilicata con la Prof. Paola D’Antonio, Responsabile Scientifico del progetto, e a quello imprenditoriale, le aziende Digimat di Matera e TOPCON Italia che stanno supportando sviluppo ed applicazione di queste innovazioni in agricoltura.
Paola D’Antonio, Responsabile Scientifico: “La sperimentazione sta evidenziando come il 5G con bassi tempi di latenza e grande quantità di dati trasferibili può essere un upgrade per guide automatiche e rateo variabili, a supporto di sostenibilità ambientale, tracciabilità e garanzia del Made in Italy”.
“Una tecnologia abilitante a scenari molto innovativi – così definisce la rete 5G Clelia Lorenza Ghibaudo, Project Manager TIM – che sta esprimendo la suafattibilità sul campo grazie ad un insieme di partner in grado di rendere accessibile al mondo agricolo questo nuovo modo di fare agricoltura. Una nuova sfida che impatta enormemente molti ambiti applicativi, tra cui il mondo dell’agricoltura, creando scenari che aprono a nuove frontiere e a nuove prospettive e opportunità per i giovani che guardano con crescente interesse il mondo agricolo”.
Secondo Marco Miserocchi direttore per l’Italia di TopCon, “possiamo rendere le macchine completamente autonome nella guida e creare un contatto continuo tra la macchina e l’operatore aziendale grazie ad un flusso di informazioni funzionali”. E della defiscalizzazione fino al 40% prevista dal governo italiano per l’introduzione delle tecnologie 4.0 Maserocchi si dice soddisfatto e certo che questo aiuterà a rendere più sostenibile l’agricoltura italiana.
Angelo Donvito, Presidente di Digimat, sottolinea come “l’impatto di questa nuova rete rappresenterà una tecnologia democratica in quanto a disposizione di tutti a bassissimo costo, grazie a mappe di prescrizione che racconteranno agli agricoltori i bisogni nutritivi ed idrici delle loro colture”.
Interesse ed entusiasmo emergono dagli interventi degli imprenditori agricoli presenti e coinvolti nella sperimentazione, Lopinto, Nardulli, Laseminasodo, Testini.
Vito Di Palma, che ospita la sperimentazione, racconta di una generazione che guarda al futuro con fiducia e ritrovato senso di appartenenza alla propria terra, pronta a fare rete e a sfruttare queste tecnologie per un’agricoltura sempre più green in linea con le direttive comunitarie.