La desertificazione bancaria è il punto principale del settimo congresso regionale della Uilca (Uil credito, esattorie e assicurazioni) Basilicata che si svolgerà domani 15 giugno a Potenza (Art Restaurant, via Verderuolo, ore 9,30). Interverranno il segretario generale Uilca nazionale Fulvio Furlan, Mariangela Verga e Giovanna Ricci segretarie nazionali Uilca, il segretario Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli. La relazione introduttiva sarà svolta dal segretario regionale Uilca Antonio Castello.
Tra gli altri temi al centro del congresso: le pressioni commerciali che devastano la salute dei lavoratori e mettono a rischio anche i cittadini utenti dei servizi bancari; più diritti meno disuguaglianze; parità di genere; visione di lungo periodo sul futuro del settore; il sindacato delle persone; far crescere in modo organico l’organizzazione e problematiche specifiche derivanti dalla chiusura delle filiali locali nelle banche, smart working, innovazione digitale (Fintech).
“Ci sono tutti gli ingredienti – spiega Tonino Castello – per ribadire l’importanza del Sindacato e la necessità di ascoltare i lavoratori nelle nuove esigenze da essi espresse. A tutto questo – se non bastasse – si aggiunge un «quadro di incertezze» che «sono tutte da decifrare nei prossimi mesi, dovute all’aumento dei prezzi dell’energia e dall’inflazione che potrebbe riassorbirsi nei prossimi mesi, in particolare in seguito alla soluzione del conflitto in Ucraina. Dal congresso della Uilca-BpB Potenza – continua il segretario regionale – abbiamo mandato un messaggio sulla tenuta dell’occupazione in Basilicata con il presidio di direzione di Potenza, invitando la Giunta Regionale a vigilare. Un messaggio, in verità, che non riguarda solo BpB. L’esigenza primaria è di una vera strategia occupazionale giovanile che veda il Sud d’Italia, a partire dalla Basilicata, come protagonista per evitare la desertificazione anche in considerazione dell’elevata età media anagrafica che comporta esodi e pensionamenti, non adeguatamente rimpinguati. A pagarne le conseguenze sono solo le Lavoratrici ed i Lavoratori poco valorizzati e non adeguatamente retribuiti nonostante gli utili delle banche che resistono al periodo di crisi economica, alla pandemia ed anche alla guerra grazie al sacrificio profuso dai Lavoratori e dalle Lavoratrici al servizio del Paese per assicurare i servizi essenziali e l’applicazione di misure governative.
A fronte dell’aumento della produttività e per il recupero di quanto perso per colpa dell’inflazione con il caro vita legato all’aumento delle materie prime energetiche e al rialzo del prezzo dei cereali e dei prodotti alimentari, è imprescindibile che i prossimi rinnovi contrattuali dovranno prevedere significativi aumenti salariali e dovranno tendere a ridurre le forti disuguaglianze esistenti”.
Per Castello in Basilicata è in gioco la sopravvivenza stessa del tessuto sociale: dai negozianti, agli artigiani, alla scuola. Quindi non solo delle banche. Di qui la necessità di prevedere anche incentivi fiscali per promuovere il ritorno dei lavoratori in Regione attraverso forme di smart working. Si tratterebbe – dice – di un investimento nel futuro delle nostre comunità e di un contributo di partecipazione alla vita collettiva. Io lancerò dal congresso con passione questa proposta. In un sindacato di “visionari” come il nostro continuiamo a coltivare il “sogno” di una comunità di persone che reagisce ad ogni difficoltà e che trova nel Sindacato un suo valido alleato”.