Dal 2015 è operativa la sede distaccata della Scuola di Alta Formazione e Studio per la Conservazione e il Restauro, voluta fortemente dall’ex sindaco Raffaello De Ruggieri. L’Istituto Centrale per il Restauro fu fondato nel 1939 da Carlo Giulio Argan e diretto, dai suoi inizi fino al 1959, da Cesare Brandi. Al suo interno convivono storici dell’arte, architetti, archeologi, fisici ed esperti nei controlli ambientali, chimici e biologi e restauratori delle diverse tipologie di materiali costitutivi dei manufatti di interesse storico e culturale (dipinti, tessuti, opere d’arte su carta, metalli, ceramiche, pietre, cuoio, legno ecc.). A Matera questa scuola ha certamente trovato il suo habitat naturale; la sede, intitolata a Michele D’Elia, è in pieno centro storico ospitata nel settecentesco palazzo ex convento di Santa Lucia al Piano, contenitore-gioiello, che dopo lunghi e importanti lavori di ristrutturazione, è stato restituito alla città. Un palazzo che incastona ottimamente questa eccellenza, vanto della città. Oggi è un giorno eccezionale per questa scuola: sotto l’attenta direzione dell’Architetto Giorgio Sobrà e il supporto di qualificati docenti, ci saranno le prime lauree. Discuteranno la tesi Manuel Giandomenico, Edoardo Capasso, Sokol Muca, Valeria Genuardi, Sofia Schiattone, Livia Marinelli, Isabel Tornaquindici, Camilla Mauri, Flavia Madeddu e Natalie Iacopino. Questi i futuri restauratori che si sono integrati con il cuore nella realtà materana e a cui Matera augura un futuro luminoso.
Nino Vinciguerra