Presso l’Hub di San Rocco, sede della Casa delle tecnologie Emergenti di Matera, i partner dell’European Digital Innovation Hub hanno dato ufficialmente avvio ai lavori di uno degli oltre 130 Poli dell’Innovazione finanziati dalla Commissione Europea e dagli altri Stati membri (per l’Italia cofinanzia il MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Sarà un lungo percorso che vedrà diversi partner delle regioni Basilicata, Campania e Puglia lavorare sulla transizione digitale e green dei settori culturali e creativi.
Il Polo EDIH vede il coinvolgimento dei quattro cluster lucani dell’innovazione, Basilicata Creativa come capofila del progetto, Cluster Lucano Aerospazio, Cluster Lucano Automotive e Fabbrica Intelligente e Cluster Energia Basilicata oltre a Sviluppo Basilicata, al Digital Innovation Hub di Confindustria Basilicata, al Competence Center MedItech 4.0, SPICI (Società per l’Innovazione, la Cooperazione e l’Internazionalizzazione), Iniziativa Cube e a numerose Imprese, Università e Centri di Ricerca tra cui il CNR, MateraHub, Exo Ricerche, Sintesi (sistemi di controllo), HSH Informatica e Cultura, Applica, Openet, Engineering, UniSa, CESMA, Poliba, Uniba, Ais-Exprivia, Acca Software, Lucana Sistemi, GHS, Digimat, Luxant, Assoil insieme al Comune di Matera.
Il futuro European Digital Innovation Hub sarà un centro servizi europeo polivalente, Matera sarà il quartier generale affiancato da altre 2 sedi, una a Napoli e una a Bari, a supporto di PMI e Pubbliche Amministrazioni, connesso e complementare anche alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera.
Il Comune di Matera, partner Associato del progetto, ne sosterrà la realizzazione insieme allo staff della CTEM per l’uso dei laboratori e per l’organizzazione dell’evento annuale “Heritage SmartLab”, che porterà a Matera i migliori prototipi tecnologici in materia di restauro, valorizzazione e fruizione dei beni culturali, turismo e audiovisivi. Anche il Dipartimento ISPC del CNR avrà un ruolo strategico, assieme all’Unibas e alle Università Federico II di Napoli, Salerno e Bari, oltre al Politecnico di Bari.
“Gli EDIH vengono finanziati per un triennio, con possibilità di rinnovo per ulteriori quattro anni, e questo consentirà di pianificare azioni e interventi mirati che sosterranno concretamente lo sviluppo della competitività imprenditoriale e della creazione di lavoro. Il notro obiettivo, infatti, è accompagnare il sud Italia in processi di innovazione, digitalizzazione e crescita sostenibile nei settori della cultura e della creatività. Come EDIH ci concentreremo sul settore dei beni culturali, – ha sottolineato Raffaele Vitulli, presidente del Cluster Basilicata Creativa – settore chiave per le regioni del Sud Italia e per l’intero Paese, agevolando l’imprenditoria giovanile attraverso l’adozione di modelli di gestione ecocompatibili.” Da febbraio 2023 si potrà accedere ai servizi dell’EDIH, maggiori dettagli saranno comunicati nei prossimi mesi.