Alla campagna “Non sulla mia pelle”, realizzata dall’agenzia pugliese Proforma per il Gruppo Natuzzi e Divani&Divani by Natuzzi è stato assegnato il Premio Assoluto 2015 “L’Italia che Comunica”.
Un importante riconoscimento per una delle recenti iniziative di comunicazione che l’azienda e il suo fondatore, Pasquale Natuzzi, da anni conducono contro il sommerso e lo sfruttamento del lavoro nero, in particolare nel distretto del salotto della Puglia e Basilicata.
L’Italia che comunica è il Premio promosso da UNICOM (Unione Nazionale Imprese di Comunicazione), giunto alla sua quarta edizione. La campagna di comunicazione “Non sulla mia pelle” è stata votata come miglior campagna di comunicazione 2015 dopo essersi aggiudicata il Primo Premio per la categoria “L’Italia che comunica la sostenibilità”
“Il premio Unicom è un riconoscimento all’ottima campagna ideata per noi da Proforma” ha dichiarato Pasquale Natuzzi, Presidente e AD del Gruppo Natuzzi. “Da anni conduciamo le nostre battaglie contro il sommerso, lo sfruttamento delle persone e l’evasione fiscale. Troppo facile voltarsi dall’altra parte di fronte a questi fenomeni. Con la nostra campagna abbiamo voluto catturare l’attenzione dei consumatori sugli effetti mostruosi che può generare anche il semplice acquisto di un divano. Gli ultimi dati sul sommerso rilasciati dall’Istat nella sua relazione di fine anno parlano di un’evasione che – nel solo 2013 – ha raggiunto 206 miliardi di euro. Dietro un apparente buon affare c’è quasi sempre la sofferenza di qualcuno. In questo caso, di un intero Paese.”
“Il Gruppo Natuzzi – aggiunge Giovanni Sasso, direttore creativo e socio di Proforma – non ci ha chiesto di promuovere un prodotto, ma un sistema di valori (la legalità, il rispetto dei lavoratori, la tutela dei diritti). Abbiamo provato a trasferirli nella campagna attraverso un’idea semplice ma molto audace, che ci ha convinto ed emozionato sin dall’inizio. Un’emozione che, evidentemente, ha contagiato anche la giuria del premio Unicom. Ringraziamo Gianni Troilo, autore della regia e della fotografia, Matteo Tranchellini, il modellatore 3D e (ultimo ma non ultimo) Pasquale Natuzzi, che ha voluto scommettere con coraggio su una proposta innovativa e fuori dagli schemi”.