I colori e le emozioni del mare che una vacanza sullo Jonio riescono a dare si sposano con i sapori e i gusti della terra che il Metapontino è in grado di offrire. E’ la formula magica del “Villaggio delle tipicità” localizzato, su iniziativa della Cia e del Circolo Velico Lucano, presso alcune strutture gestite dal Circolo Velico Lucano (in piazza Italia – lungomare di Policoro e presso il lido La Duna). E’ la “più bella conseguenza” del protocollo tra Cia e Circolo Velico Lucano che mette in pratica l’idea di dare vita a un vero e proprio incubatore delle tipicità del territorio lucano. Non solo una vetrina delle produzioni di qualità del Metapontino che – come sottolinea il presidente regionale vicario della Cia lucana Nicola Serio – sono conosciute in tutto il mondo e apprezzate dai turisti che d’estate vengono qui in vacanza ma anche uno spazio dinamico dove i protagonisti sono i visitatori e gli ospiti. C’è bisogno e lo stiamo ripetendo da tempo – dice Serio – di fare rete e di far crescere insieme il turismo di qualità con i prodotti agro-alimentari di qualità che sono il formidabile richiamo per Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Il Villaggio è anche un luogo dove realizzare laboratori didattici per i più giovani che si deliziano con crostate, prodotti della panificazione e presto con i formaggi sotto la regia della giovane imprenditrice agricola Lucrezia Digilio, oltre che serate a tema per le famiglie. Per noi del Circolo Velico Lucano – afferma Sigismondo Mangialardi, pioniere del turismo a 360 gradi sulla costa ionico-lucana – educare i giovani al rispetto dell’ambiente e conoscere ed apprezzare la produzione agricola locale sono obiettivi essenziali. Specie per rafforzare la conoscenza della biodiversità del patrimonio naturale come stiamo facendo con il progetto gli Orti di Herakleia che vedono coinvolti gli studenti dell’Agrario “Garibaldi” di Roma. Ma il Villaggio – spiega Rudy Marranchelli, presidente Agia-Cia – è anche un punto d’incontro tra territori, come è successo per la Valle del Sinni (Basilicata) e la Valle d’Itria (Puglia), gemellate in nome di un turismo sostenibile e responsabile. Un luogo dove valorizzare i prodotti e promuovere il patrimonio artistico e culturale di una terra dove la ricchezza più grande non è il petrolio, ma la sua storia, i saperi che ancora si tramandano da padre in figlio, la natura modellata dagli agricoltori-custodi . Non dimentichiamo inoltre che il villaggio delle tipicità, oltre a rappresentare una vetrina per prodotti e territorio, vuole essere anche un luogo dove fare educazione alimentare, sportiva e ambientale e attirare l’attenzione verso un turismo responsabile. Specie verso i giovani è rivolto l’impegno di educazione a una adeguata alimentazione per favorire sani stili di vita nelle popolazioni pensando, in particolare, alle categorie più deboli e più esposte e di valorizzazione della conoscenza delle “tradizioni alimentari” come espressioni culturali, di natura etica, sociale ed etnica. Questa di Policoro è infine un’esperienza pilota dell’attività della Rete “Scuola in Fattoria” a cui aderiscono le imprese agricole che si mettono al servizio degli studenti.