Sabato 5 maggio 2018 alle ore 9,30 a Potenza presso il centro congressi Park Hotel è in programma il settimo congresso regionale della Uil Pensionati Basilicata sul tema “Ieri, oggi, domani un nuovo legame tra generazioni” . Tre momenti strettamente legati dalla proposta di un patto generazionale che consenta di dare stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani, realizzando le condizioni per una sorta di staffetta tra generazioni.
Il segretario regionale Vincenzo Tortorelli, che tiene la relazione aprendo il dibattito che sarà concluso dal segretario nazionale Romano Bellissima, presenta il nuovo volto organizzativo, di iniziative e di progetti delle persone dai capelli grigi e bianchi.
Al Congresso partecipano 200 delegati , che arriveranno da tutta la regione. Vivremo un nuovo momento di condivisione e partecipazione, nello spirito del nostro sindacato riformista.
Rinnoveremo il nostro impegno ad essere accanto ai pensionati nella realizzazione di politiche che mettano al centro la qualità della vita della terza età. #Ieri era il Sindacato dei pensionati obbligato a difendere le condizioni di vita delle persone anziane. #OGGI, insieme a questo compito tradizionale sempre attuale, si batte per l’ invecchiamento attivo. #Domani concentrerà l’impegno sulla “silver economy”, vale a dire tutto ciò che nei processi economici e di nuova occupazione ruota intorno all’anziano, non più e solo come soggetto sociale da assistere.
Ieri era il Sindacato dei pensionati obbligato a difendere le condizioni di vita delle persone anziane. Oggi, insieme a questo compito tradizionale sempre attuale, si batte per l’ invecchiamento attivo. Domani, concentrerà l’impegno sulla “silver economy”, vale a dire tutto ciò che nei processi economici e di nuova occupazione ruota intorno all’anziano, non più e solo come soggetto sociale da assistere. Intorno ai tre tempi e alla parola d’ordine “Ieri, oggi, domani un nuovo legame tra generazioni” si svolge oggi a Potenza il settimo congresso regionale della Uil Pensionati Basilicata. Tre momenti strettamente legati dalla proposta di un patto generazionale che consenta di dare stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani, realizzando le condizioni per una sorta di staffetta tra generazioni.
Il segretario regionale Vincenzo Tortorelli, che tiene la relazione aprendo il dibattito che sarà concluso dal segretario nazionale Romano Bellissima, presenta il nuovo volto organizzativo, di iniziative e di progetti delle persone dai capelli grigi e bianchi.
Prima di giungere a questo appuntamento – spiega Tortorelli – abbiamo realizzato un lungo e capillare percorso che ha toccato tutte le zone o territori, lì dove vive un nostro iscritto, lavoratore attivo o pensionato, dove ha potuto esprimere la sua opinione e votare per costruire un progetto e definire il quadro dirigente a cui affidarne l’attuazione. Inoltre abbiamo costituito le STU ( Strutture Territoriali UILP ) e le nuove Leghe che diventano “Presidi Territoriali della UILP”. La Uil Pensionati di Basilicata è ancora più rafforzata e piena di determinazione, convinta dell’importanza del ruolo delle persone anziane nella società. In un recente report del Censis, mentre si registra una perdita di iscritti per Cgil e Cisl, viene specificato che questo calo non ha riguardato la Uil che, anzi, oltre ad essere il Sindacato con il migliore rapporto iscritti lavoratori/lavoratrici-pensionati/pensionate, è anche l’unico in crescita.
CONDIZIONI DI VITA DEGLI ANZIANI
La crisi in primo luogo, ma non solo, anche alcune manovre governative dell’ultimo decennio hanno pesato fortemente sulle fasce sociali più deboli (anziani, giovani, studenti), peggiorandone le condizioni di vita e facendo crescere fenomeni di esclusione sociale e conflitto generazionale. Affrontando il delicatissimo tema della non autosufficienza e della povertà – con una verifica sullo stato della sanità a livello nazionale, regionale e locale – è emerso un dato importante: oggi quasi 3 milioni di persone hanno bisogno di aiuto per le esigenze della vita quotidiana. Vero è che esiste una forte correlazione tra l’invecchiamento (e l’aumento della durata media di vita) e l’aumento del rischio di incidenza della non autosufficienza. Va peraltro detto come l’assistenza domiciliare non ha ancora standard ottimali di erogazione. In questo quadro – sottolinea il segretario della Uilp – appare necessario migliorare l’offerta sanitaria per i nostri anziani da garantire anche attraverso la contrattazione sociale con i Comuni del territorio e l’avvio della programmazione socio sanitaria, anche a seguito della recente approvazione della Legge regionale.
INVECCHIAMENTO ATTIVO
Dopo le continue sollecitazioni rivolte agli amministratori locali, da parte della segretaria regionale della Uil pensionati (in accordo anche con Spi-Cgil e Fp-Cisl) l’invecchiamento attivo è diventato Legge Regionale. Una legge che consentirà di favorire politiche per l’impiego della popolazione anziana in attività di utilità sociale e per iniziative di formazione permanente. Un traguardo importante per il sindacato lucano che dimostra grande attenzione per le fasce più deboli della popolazione. La legge, infatti, valorizza le esperienze formative, cognitive, professionali e umane maturate dalla persona anziana nel corso della vita, promuove e valorizza l’invecchiamento attivo sostenendo politiche integrate a favore degli anziani e contrasta i fenomeni di esclusione e di discriminazione promuovendo azioni che garantiscano un invecchiamento sano e dignitoso e rimuovano gli ostacoli a una piena inclusione sociale.
Tre sono gli assi portanti: 1) Programmazione triennale degli interventi quale piano strategico e sistemico per l’attuazione delle finalità presenti nella legge
tramite l’istituzione della “Consulta regionale per l’invecchiamento attivo”, costituita dall’assessore alla Salute;
2) Apprendimento permanente, prevenzione e benessere in linea con i Piani socio sanitari e socio assistenziali previsti sul territorio regionale;
3) Cultura e Tempo libero, impegno e volontariato civico attraverso il coinvolgimento degli enti locali territoriali e del Terzo settore. L’obiettivo che si intende raggiungere è fondamentale in una Regione in cui l’invecchiamento e lo spopolamento sono in continuo aumento. Si consideri che, secondo i dati Istat, a gennaio 2015 gli over 65 (target cui la legge si riferisce) erano il 21,6% della popolazione residente e secondo le proiezioni nel 2025 saranno il 25,7%: 170,3 anziani ogni 100 giovani.
E’ noto come l’aumento della durata della vita oggi non coincide necessariamente con una buona qualità della vita. L’invecchiamento in sé, tuttavia, non è direttamente associato a un aumento delle disabilità e a un aumento della spesa sanitaria. Se tutte le persone invecchiassero in buona salute, l’aumento della spesa sanitaria e sociale potrebbe essere fortemente contenuto. Per questo è fondamentale, soprattutto per il benessere delle persone anziane di oggi e di domani, ma anche per una razionalizzazione della spesa pubblica, investire in politiche per l’invecchiamento attivo.
SILVER ECONOMY
Il buon valore della longevità anche nella nostra regione – evidenzia Tortorelli – è una risorsa non da poco. L’invecchiamento della popolazione, fenomeno comune nei Paesi dell’Unione Europea ed ancor più marcato in Italia, delinea un nuovo assetto sociale con un ruolo di protagonismo degli anziani: una autentica rivoluzione culturale.
Come avanza questo cambiamento? Con nuovi spazi, nuovi prodotti, nuove professioni, nuove macchine e domotica, nuovo domicilio, nuova medicina ed oncologia. Tutti filamenti di una nuova rete di protezione sociale di cui le caratteristiche sono l’assistenza domiciliare rafforzata, la residenzialità leggera, le cure intermedie, gli interventi di post-acuzie e di riabilitazione, un nuovo spazio assistenziale tra ospedale e domicilio e servizi di comunità.
In buona sostanza: una SILVER ECONOMY che non è solo dedita a servizi sanitari e sociali, ma va concepita, piuttosto, alla stregua di un NUOVO MERCATO che include l’ edilizia (ristrutturazioni abitazioni), la tecnologia ( teleassistenza), l’area benessere, il turismo, la cultura, la sicurezza.
Su questo – dice il segretario dei pensionati Uil – non partiamo da zero. C’è una dialettica nella Regione che investe con logiche “estrattive” dei luoghi, e soft economy possibile, fatta di produzioni agricole, agroalimentare, turismi, che rimandano a risorse come acqua, aria, ambiente, borghi, paesaggio, bellezza. In estrema sintesi: il TERRITORIO, locale e globale, “interno esterno”, giocano qui in Basilicata un ruolo straordinario verso una maggiore longevità, intesa come buona vita. A partire dall’ “anima interna”, una sorta di “spina” geografica: la Dorsale appenninica che corre dal Monte Vulture fino a Maratea. Un “pettine” su cui innestare compiutamente le azioni di sviluppo per le Aree Interne, di valorizzazione ambientale, del sistema dei centri storici, della riscoperta delle tradizioni e vocazioni e del rilancio della produzione nei diversi settori.
Pensiamo dunque ad un NUOVO PROTAGONISMO DEI SOGGETTI LOCALI, di quelli anziani in primo luogo, con la presenza di un’area intermedia verso la Regione, in una fase di disintermediazione e di carenza di risorse pubbliche. E poi c’è il “sociale” che non è solo quello “istituzionalizzato”, riconosciuto dai sistemi di “autorizzazione e di accreditamento” delle strutture gestite. Ci sono quasi 50 associazioni nei “comuni polvere” della “Dorsale” con più di mille iscritti ed una rete di imprese sociali per l’assistenza agli anziani, per mettere in comune servizi e sanità per le case di riposo, problema non secondario dove è alta la migrazione storica e dove i genitori rimangono e i figli emigrano.
E ancora c’e’ lo “spirito” di Matera , un “palcoscenico che guarda al sud”.
A Matera si gioca la partita dell’Economia Circolare, in veste lucana. “Città della memoria”, del tempo e della durata, città intergenerazionale. Ma anche laboratorio del moderno (l’esperienza dei concorsi di architettura per i nuovi quartieri), laboratorio antropologico (un riferimento che vale per Matera, ma anche per l’intera Basilicata), laboratorio socio-territoriale (il riformismo urbanistico e socio-economico di Adriano Olivetti). La Uilp dunque propone
interventi a sostegno del welfare per i cittadini che si trovano in condizione di difficoltà, un esperimento di miglioramento e di qualificazione dei servizi assistenziali-sanitari dentro un contesto urbano-rurale in transizione che si assegna mete di cambiamento sociale, sperimentando e ricreando quel legame con il territorio, con le forze sociali con i progetti- trama dei Comuni-polvere.
LA UILP DEL DOMANI
Il rilancio e la riforma organizzativa consentiranno alla Uilp di essere più adeguata ai mutamenti intervenuti nella società. Ma non solo. Saranno più che mai utili a consolidare e migliorare ulteriormente la presenza sul territorio e, cosa di non poco conto, serviranno per un rapporto più diretto con gli iscritti, con le persone pensionate ed anziane (e con i cittadini), in modo da valorizzare il ruolo degli iscritti e di favorirne la partecipazione all’interno dell’organizzazione, per rilanciare i valori di democrazia, solidarietà, giustizia sociale, equità, così duramente compromessi in questi anni di crisi. In poche parole: il Sindacato – la Uil e la Uilp – devono continuare ad essere riferimento di valori e di proposte. Essere baluardo di democrazia e di speranza. Offrire un messaggio positivo, che contrasti rabbia, paura, disperazione, che si diffondono sempre di più, alimentate ad arte da chi le utilizza per rafforzare il proprio potere economico e politico. Serve uno sforzo condiviso per un PROGETTO ALTERNATIVO DI SOCIETA’. La Uilp lo può e lo deve fare. In una società impoverita, il reddito certo dei pensionati rappresenta un ammortizzatore sociale. L’Istat stesso conferma che la presenza in famiglia di pensionati comporta un minor rischio povertà. Con lo slogan “Sostenere il presente e costruire il futuro” l’obiettivo principale di tutti noi – è il messaggio che Tortorelli affida al congresso – dovrà essere: far diventare il pensionato una ricchezza, per la famiglia e la società, non solo di natura economica, ma come progetto per la valorizzazione del tessuto sociale e rete di connessione per le generazioni del futuro.