Filippo Massaro di Csail-Indignati Lucani torna ad occuparsi del cachet dei Pooh per il concerto previsto il 2 settembre a Viggiano e della nuova presa di posizione dei sindaci della Val d’Agri sulle royalties del petrolio lucano. Di seguito la nota integrale.
A proposito di Pooh e sindaci ribelli
Ringrazio pubblicamente il sindaco di Pisticci Di Tani che, partecipando all’incontro dei sindaci della Val d’Agri trasformatisi improvvisamente da “agnelli mansueti” in “lupi famelici” (di royalties), ha ripreso correttamente l’indignazione sollevata dal Csail-Indignati Lucani e soprattutto ne ha colto la motivazione centrale: 60mila euro o 200mila euro per uno spettacolo musicale (i Pooh) a Viggiano sono comunque segno di spreco delle royalties mentre i problemi degli amministratori comunali e quindi dei cittadini si aggravano quotidianamente. La nostra protesta – dice Filippo Massaro – è tutta qui e la smentita dell’organizzatore di spettacoli (guarda caso sempre lo stesso dei maggiori eventi in Basilicata pagati con soldi pubblici) non smentisce la sostanza. Ed è questa la linea netta di demarcazione rispetto a sindaci e Ribelli Web: la questione da affermare non è quella di allargare i destinatari delle royalties magari per allargare strumenti e modalità per dissipare le risorse finanziarie derivanti dal petrolio estratto da noi. Si tratta invece di affermare – continua Massaro – il principio che nemmeno un euro di royalties può essere speso in spettacoli-eventi, marciapiedi, progetti che non producono nulla all’economia locale e soprattutto all’occupazione giovanile a alla povertà di tante famiglie lucane. Per questa ragione diffidiamo dai cosiddetti sindaci da anni in letargo ed ora ribelli ai quali chiediamo di spiegare ai cittadini prima di tutto cosa hanno fatto sinora per rivendicare dal responsabile Governatore-sceicco una diversa ripartizione delle royalties e un diverso funzionamento del P.O. Val d’Agri. E’ stucchevole la demagogia di questi amministratori incapaci di governare. Troppo comodo scoprire solo adesso che – spiega Massaro – si avvicinano le elezioni regionali di metà novembre di essere stati esautorati da quella che si vorrebbe chiamare Cabina di Regia del P.O. Val d’Agri dalla quale, abbiamo appreso in questi giorni, sono misteriosamente scomparsi i fondi destinati all’aviosuperficie di Grumento. Certamente i sindaci novelli Masaniello non potevano scegliere una data più infausta per aggiornare la cosiddetta protesta dell’11 settembre che ci ricorda la “resa incondizionata di Roma” (1943) e la tragica giornata degli attentati alle Torri Gemelle di New York (2001). Infine – conclude Massaro – ai Ribelli Web un preavviso: giù le mani dal Progetto di “Zona Franca” che appartiene al Csail da oltre 20 anni come è facilmente documentabile, perché non accettiamo sporchi tentativi demagogici di appropriazione di una nostra vecchia esclusiva e sempre attuale battaglia che da sola risolverebbe ogni problema di sviluppo industriale, economico e sociale della Val d’Agri- Sauro .
Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani