Se in Basilicata sono andati persi 3.500 posti di lavoro nell’industria, come ha denunciato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per la Basilicata, Mons. Superbo, segnando profondamente il Natale 2014, c’è il rischio sempre più vicino con la Finanziaria che si appresta a votare il Consiglio Regionale che se ne aggiungano altre centinaia nel comparto della sanità. E’ questa la nostra convinzione che ci ha spinto durante queste festività a proseguire sui social la nostra campagna “Il Dicembre Nero”. Una campagna che continua a riscuotere notevoli consensi e sostegni da parte dell’utenza mobilitata con i nostri dipendenti ed operatori ad evitare la chiusura delle strutture della specialistica ambulatoriale accreditate che erogano prestazioni di diagnostica per immagine, analisi, visite specialistiche cure riabilitative, ecc., indispensabili all’utenza, e nello specifico al Servizio Sanitario Regionale per “alleviare” i disagi derivanti dalle liste di attesa, e che hanno superato da mesi il budget 2014 assegnato e dovrebbero continuare a svolgere l’attività a proprie spese. La situazione – si legge nella nota di Sanità Futura – continua ad essere “nera”.
Per noi il tempo per dare soluzione all’emergenza che ha colpito drammaticamente il comparto della specialistica ambulatoriale privata è ampiamente scaduto. E quando la casa brucia non possiamo restare a braccia conserte e attendere che ci costringano a chiudere. Ma vogliamo continuare a credere che la responsabilità istituzionale e politica possa prevalere dando concretezza a quel messaggio di “rivoluzione” che avevamo salutato con favore e sostegno per costruire una buona sanità a costo zero con imprese ed operatori e soprattutto con un cambio di passo. L’ultima occasione è data dalla manovra finanziaria regionale 2015 che non aspetteremo certamente a braccia conserte per assistere passivamente al colpo mortale per il diritto alla salute e a quello di fare impresa, sia pure molto particolare perché riguarda l’erogazione di servizi e prestazioni essenziali per la vita dei cittadini.
Le idee progettuali da parte nostra non mancano, tenuto conto che la sanità privata accredita pesa per l’1,7-1,8% sulla spesa regionale sanitaria totale. Tra le altre caratteristiche individuate, l’appropriatezza di sistema, la versatilità delle possibilità di offerta sanitaria, la flessibilità rispetto al mutare dei bisogni epidemiologici, l’economicità delle prestazioni ambulatoriali complesse rispetto alle degenze, la connessione con il sistema ospedaliero.
La condizione pregiudiziale – conclude la nota di Sanità Futura – è la reale volontà di concertazione per affrontare a 360 gradi l’intera problematica che continuiamo a sostenere nelle interesse di imprese, collaboratori, dipendenti, pazienti e a questo punto nell’interesse dello stesso governo regionale.