Il Rapporto Confesercenti sul “caro acqua” conferma, come il gruppo di Forza Italia in Regione ha denunciato da tempo, che tra le tariffe di servizi primari che non accennano a frenare la corsa, quella per il servizio idrico integrato segna nel 2015 un aumento del costo della fornitura tra i più consistenti con un aggravio per famiglie e imprese. E’ il commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli aggiungendo che l’avvento della gestione industriale, ancora frenato dalla frammentazione degli operatori (se ne contano in Italia ancora 2.000 con soggetti diversi per ciascuna fase del servizio), dovrebbe arrivare a determinare, per ogni “ambito territoriale”, gestore e tariffa unica.
Forza Italia – sottolinea Napoli – ha fornito un quadro preciso della situazione in Basilicata: dispersione dell’acqua (al 2014) pari al 58% contro una media nazionale del 37%; incremento del costo delle bollette tra il 2007 e il 2014 pari al 35,7% e pari al 3,1% tra il 2013 e il 2014.
Le cause sono da ricercare nella mancanza di investimenti: quelli realizzati rispetto a quelli pianificati (per effetto della Legge Galli) ammontano al 26% a fronte di una media nazionale del 54%.
Sulla governance per il sistema idrico Forza Italia ha proposto la soppressione di Acqua spa, un evidente duplicato della futura Egrib, e soprattutto di risolvere il problema della dispersione idrica, per cui le nostre condutture hanno più buchi del Colosseo e disperdono lungo la strada buona parte dell’acqua che trasportano. E’ proprio il mancato intervento sulla rete di distribuzione che ha determinato l’incremento delle tariffe per i cittadini e le imprese della nostra regione.
Di qui l’importanza – sottolinea Napoli – di procedere agli investimenti strutturali sulla rete idrica e fognaria al fine di contenere il fenomeno della dispersione e, per l’effetto, abbassare il costo della bolletta dell’acqua per i cittadini e per le imprese.
I soldi infatti ci sono da tempo: il Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013, ai sensi dell’ultima delibera CIPE del 2014, attribuisce alla Basilicata ben 831 milioni di euro per realizzare, tra gli altri, adeguamenti strutturali alla rete idrica.
In sintesi, per dirla con le parole dell’economista Adam Smith: “Non esistono bicchieri di acqua gratis”.