Giovedì 20 aprile 2017, dalle 15.30 alle 19.30 presso l’Aula Magna dell’Università della Basilicata in via San Rocco a Matera lAccademia della Luce di Matera promuove il seminario dal titolo “Antropologia, luce e fotografia”, tenuto dalla fotografa etnografica Marina Berardi. Si tratta di un nuovo incontro di approfondimento delle varie declinazioni della luce con l’arte e le professioni. In particolare è la settima iniziativa della serie organizzata dall’Accademia della Luce di Matera all’interno dell’evento “Matera, la luce si fa scrittura”, prodotto con l’accompagnamento di Sensi Contemporanei Basilicata, e in collaborazione con la Regione Basilicata – Ufficio Sistemi Culturali e Turistici – Cooperazione Internazionale.
“Il modo in cui guardiamo il mondo potrebbe essere un riflesso, un gioco di luce che la nostra mente codifica culturalmente e che pertanto interpreta con gli strumenti fisiologici e culturali a disposizione” – esordisce la relatrice nella scheda di presentazione del suo intervento. “La percezione diventa così un fenomeno complesso, olistico che riguarda non più il solo guardare, ma l’intera ecologia dei sensi in cui il corpo è immerso.”
Come si combinano l’antropologia e la fotografia? Risponde Berardi: “Sono sue modi per raccontare, decostruire e reinterpretare il mondo, due atti di conoscenza, due linguaggi con una propria storia, grammatica, capacità narrativa. Hanno specificità metodologiche proprie, ma anche linee di contatto ed è su queste linee di contatto che porrei l’attenzione. Una di esse è la luce. La luce come esperienza soggettiva e collettiva come fenomeno antropologico come prima fonte tra tutte di scrittura. È importante quindi capire se esiste un’antropologia della luce e cosa significa, esplorare i temi dell’antropologia visiva e connetterli alla fotografia, specie quella documentaria e sociale. La fotografia come racconto autonomo connesso allo sguardo antropologico e lo sguardo antropologico come racconto autonomo connesso alla produzione di immagini. Occorre fare questo giro perché per troppo tempo si è generata un’asimmetria tra i due saperi considerati come mero corredo espressivo l’uno all’altro”.
Marina Berardi è nata a Grassano, in provincia di Matera, nel 1983. Vive a Roma, dove ha conseguito gli studi in Antropologia Culturale e dove è cominciata la formazione nell’ambito della fotografia sociale presso il Wsp Photography. E’ specializzanda presso la Scuola di Specializzazione di Beni Demo etno-Antropologici dell’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2013 alcuni suoi scatti del workshop in Etiopia vengono premiati nell’ambito del Nikon Talents: è vincitrice assoluta del contest e ottiene il primo premio nella categoria Street e Reportage. Riceve inoltre menzioni e segnalazioni anche ad altri concorsi internazionali come IPA, Px3, Sony World Photography Awards.
Per assistere al seminario è necessaria la prenotazione sul sito www.accademialucematera.it. l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.