Il FLAG Coast to Coast punta a superare le criticità legate agli approdi per i pescatori sulla costa ionica con un incarico affidato all’Unibas. Di seguito la nota integrale.
La principale difficoltà della quale il FLAG Coast to Coast intende farsi portavoce è quella legata all’accessibilità al mare in particolare sulla costa ionica. Infatti, come evidenzia il Presidente Nicola Mastromarino “l’assenza di infrastrutture dedicate per movimentare le attrezzature dalla terra al mare, limita le possibilità di pesca, cosa che diventa particolarmente complicata nei mesi invernali“. Gli operatori della piccola pesca artigianale costiera infatti, non solo in questa particolare fase storica legata alla pandemia da coronavirus, vedono limitate le proprie attività che rischiano di non poter decollare soprattutto a causa dell’assenza di infrastrutture dedicate: un molo dove ormeggiare o un porto dove sia concesso l’esercizio del lavoro rappresentano un tema nevralgico dal quale passa il futuro del settore. Quotidianamente, infatti, i pescatori professionali ionici sono costretti a compiere, anche con l’ausilio di mezzi meccanici, enormi fatiche per mettere le proprie imbarcazioni in mare e rientrare dopo la giornata di lavoro, dedicando energie e tempo ad una attività che potrebbe essere certamente facilitata con l’esistenza di un approdo. La costa ionica, caratterizzata da ampie distese sabbiose la cui conformazione subisce gli effetti dei moti ondosi e delle maree non facilita le cose. Inoltre, le due infrastrutture portuali esistenti sulla costa ionica lucana, Porto degli Argonauti a Pisticci e Marinagri a Policoro, si configurano come infrastrutture di tipo turistico, dedicate alla nautica da diporto, presso le quali non è consentito l’approdo e l’esercizio delle attività ai pescatori professionisti operanti sulla costa.
Con l’obiettivo di superare le criticità legate a quanto evidenziato, il FLAG Coast to Coast ha stipulato un accordo di collaborazione con la Scuola di Ingegneria dell’Università degli Studi della Basilicata individuando nella persona del Prof. Ing. Michele Greco il responsabile scientifico delle attività di studio e ricerca.
L’accordo, sottoscritto nel Dicembre 2019, ha come oggetto lo studio idraulico e morfodinamico del paraggio ionico lucano per la realizzazione di approdi per i pescatori professionisti.
Nello specifico, la SI-UNIBAS, diretta dal prof. Ignazio M. Mancini, sarà impegnata, nel corso del 2020, per conto del FLAG Coast to Coast, nello studio di un Masterplan che ipotizzi un porto canale – darsena/approdo per i pescatori nel litorale metapontino e di adeguate strutture per la raccolta ed il riciclo di scarti e rifiuti marini, ai sensi dell’articolo 158 – del D.Lgs. 50/2016.
Per lo scopo, la Scuola di Ingegneria dell’UNIBAS costituirà un apposito Gruppo Tecnico-Scientifico che provvederà a svolgere le attività oggetto della convenzione e a darne adeguata diffusione attraverso l’organizzazione di eventi formativi per il trasferimento delle conoscenze e per la diffusione dell’innovazione scientifica e tecnologica che caratterizzerà lo studio, coinvolgendo professionisti, studenti e operatori del settore.
L’obiettivo pertanto, per il FLAG Coast to Coast, è acquisire uno studio scientifico che contempli efficienza economico/gestionale, tutela ambientale, occupazione, destinato a rafforzare la relazione con il mare e con le tradizioni marinaresche della comunità.