La Giunta regionale ha approvato l’esito dell’istruttoria dell’Avviso Pubblico regionale finalizzato all’accrescimento degli investimenti in Basilicata e fronteggiare l’attuale periodo di congiuntura economica.
Sono in tutto sei i consorzi, le cooperative e i consorzi fidi che hanno partecipato all’Avviso Pubblico della Regione Basilicata rivolto alle piccole e medie imprese lucane e finalizzato a favorire un più facile accesso al credito, attraverso l’integrazione dei fondi rischi. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella, ha approvato gli esiti dell’istruttoria delle domande pervenute. Tutte le istanze hanno superato positivamente le verifiche e sono state ammesse al riparto di 3,85 milioni di euro. Questo l’elenco delle domande finanziate: Cooperativa Artigiana di Garanzia srl “Continuità Artigiana; Consorzio “Lucania Fidi”; Consorzio “Cofidi Basilicata”; il “Con. Art. Fidi.” Soc. Cop.; Cooperativa Artigiana di Garanzia Cofidi Puglia; Società Cooperativa di Garanzia “Cooperfidi Abruzzo”. I finanziamenti potranno essere in particolare utilizzati per: finanziamenti per investimenti, prestiti, partecipazioni, operazioni di finanziamento per capitalizzazione aziendale e per il riequilibrio finanziario per l’estinzione di linee di credito.
“Con la ripartizione delle risorse – spiega l’assessore alle attività produttive Marcello Pittella – la Regione mette in campo un concreto aiuto per superare l’attuale periodo di crisi economica. E’ a tutti noto che le imprese hanno bisogno di migliorare il proprio livello di competitività per poter affrontare le nuove sfide di mercato. Il rafforzamento dell’operatività del fondo di garanzia regionale per gli investimenti e per il capitale circolante può rappresentare, in un periodo di forte crisi economica come quello attuale, un aiuto concreto per lo sviluppo di garanzie collettive aziendali”. Con lo stesso provvedimento la Giunta regionale ha inoltre deliberato la pubblicazione del riparto sul bollettino ufficiale della Regione Basilicata e ha autorizzato il Dirigente Generale del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata, Michele Vita, alla sottoscrizione degli Accordi di Finanziamento previsti dall’Avviso.
FONDI A CONSORZI FIDI: VITA (PSI), PRIMA RISPOSTA MA CI ATTENDONO ANCORA ALTRI PROVVEDIMENTI
“L’ approvazione da parte della Giunta Regionale dell’esito dell’istruttoria dell’Avviso Pubblico regionale per l’erogazione di 3,85 milioni di euro a favore di sei, tra consorzi, cooperative e consorzi fidi, è una prima risposta alla situazione drammatica che solo ieri l’altro la Cgia di Mestre e la Confesercenti della provincia di Potenza hanno riproposto attraverso il quadro di emergenza delle piccole imprese alle prese con un vero e proprio boom di protesti e sofferenze, mentre almeno una su due non riesce piu’ a pagare gli stipendi ai propri dipendenti ed e’ costretta a rateizzare o dilazionare i pagamenti, a causa della mancanza di liquidita’ “. E’ il commento del capogruppo Psi in Consiglio Regionale Rocco Vita che aggiunge: “non dobbiamo comunque fermarci a questo provvedimento tanto più dopo l’allarme usura che trova terreno fertile specie per le gravi difficoltà di piccoli operatori economici. Ci attende ancora tutta una serie di iniziative nei confronti del sistema bancario per porre fine all’asfissia del sistema delle imprese di Basilicata, procedendo in sede di comitato di sorveglianza POR alla definizione del fondo di garanzia Fesr per gli investimenti e per il capitale circolante”.
“I provvedimenti sui quali puntare – continua il capogruppo del Psi – sono le reti di imprese ed i contratti di sviluppo regionale, la strategia avviata e realizzata sul credito di imposta, sull’occupazione, quello del credito di imposta negli investimenti, il definitivo varo delle diverse forme di apprendistato, il finanziamento con l’ultimo comitato di sorveglianza dei consorzi regionali e la copertura di nuovi investimenti nei PIOT e nelle graduatorie dei bandi per le piccole e medie imprese. Con il Patto di Sistema BasilicataObiettivo 2012 – sottolinea Vita – la Regione ha individuato alcuni strumenti, tra i quali le misure del microcredito, del fondo di garanzia e del fondo regionale di ventur capital. La parola chiave è la tempestività, altrimenti non ci resterebbe che assistere a braccia conserte alla chiusura di piccole attività e quindi alla perdita di posti di lavoro. In proposito, nel documento “Pensiamo Basilicata” che 14 associazioni di categoria di tutti i comparti produttivi hanno messo a punto ci sono utili indicazioni per superare lungaggini burocratiche ed ostacoli. Si tratta pertanto di far tesoro dell’esperienza avviata e sulla base delle valutazioni delle associazioni di categoria di individuare i rimedi più efficaci Il nodo centrale resta quello del reperimento dei nuovi fondi che in una fase di spending review e di tagli indiscriminati non è facile da sciogliere. La Regione Basilicata, come tutte le Regioni, ha un’occasione da non sprecare: la nuova programmazione dei fondi comunitari 2013-2020”.
COFIDI: MATTIA (PDL), AMMESSI A CONTRIBUTI ANCHE DUE SOCIETA’ EXTRAREGIONALI
“Saranno anche due Società Cooperative extraregionali a responsabilità limitata che svolgono prevalentemente attività di garanzia collettiva fidi a favore di imprese socie operanti in qualsiasi settore produttivo in altre regioni, quali la Cooperativa Artigiana di Garanzia Cofidi Puglia e la Società Cooperativa di Garanzia Cooperfidi Abruzzo a dover venire incontro all’impellente necessità di credito delle piccole e medie imprese lucane”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl Franco Mattia, evidenziando che “due dei sei consorzi fidi che hanno partecipato all’Avviso Pubblico della Regione Basilicata rivolto alle piccole e medie imprese lucane e finalizzato a favorire un più facile accesso al credito, attraverso l’integrazione dei fondi rischi, operano rispettivamente in Puglia ed Abruzzo e sono doppiamente avvantaggiati perché ricevono fondi sempre grazie al Por-Fesr dalle rispettive Regioni Puglia e Abruzzo. Ci risulta che meno di un mese fa il Cofidi Puglia ha ricevuto circa 15 milioni di euro grazie alla seconda edizione di un bando della Regione Puglia (Aiuti in forma di garanza di credito-P.O.-Fesr 20078-2013 – asse VI). Diventa pertanto necessario monitorare le attività che le due società svolgeranno nella nostra regione attraverso un’iniziativa che il Pdl intende mettere in campo con lo slogan «centralità delle Pmi nel modello di sviluppo italiano». Tra le nostre proposte contenute nel programma di Governo del Paese figurano la sostituzione dell’attuale sistema dei sussidi alle imprese con contestuale ed equivalente riduzione delle tasse sul lavoro e sulla produzione; pagamenti più rapidi della pubblica amministrazione, in applicazione della direttiva europea sui ritardi di pagamento; sviluppo dei distretti e delle reti d’impresa; tutela e valorizzazione delle imprese commerciali di piccola dimensione, al fine della salvaguardia e della coesione sociale delle comunità locali; favorire le imprese di giovani imprenditori: per 3 anni, vantaggi fiscali per le imprese di under 35; valorizzare le libere professioni, riconoscendone le funzioni sussidiarie di pubblico interesse; revisione dei premi Inail, con particolare riferimento alle PMI e agli artigiani, in funzione del rischio reale, sulla base di un criterio bonus-malus.
In una fase ancora complessa per l’economia nazionale ed internazionale e’ fondamentale scongiurare il rischio di un restringimento del credito, adottando un trattamento dei requisiti patrimoniali che non penalizzi le Pmi, che rappresentano l’ossatura economica della Basilicata. Dobbiamo intanto rilevare che la Giunta Regionale non è in grado di tenere fede all’impegno ricevuto all’unanimità dal Consiglio per riservare almeno 10 milioni di euro, alla patrimonializzazione del sistema dei Cofidi di Basilicata (il fondo disponibile è meno di 4 milioni), mentre si continua a riservare una corsia privilegiata a Sviluppo Basilicata e quindi ad ignorare le richieste contenute nel documento ‘Pensiamo Basilicata’ sottoscritto da ben 14 associazioni di categoria di tutti i comparti produttivi che hanno chiesto con forza e priorità nuove risorse ai Cofidi.
Il Presidente spesso e volentieri fa riferimento al fondo di garanzia (Benc Capital, Micro Credito e Nuovo Credito, ventur capital), al credito d’imposta, quale strumento che dovrebbe agire sul fisco delle aziende e sulle imprese che assumono, al ricambio generazionale, attraverso il meccanismo dell’apprendistato e dell’avvicendamento nella conduzione di impresa, alla semplificazione amministrativa e legislativa, ossia tanti nuovi buoni propositi che si sono tradotti in vecchi e logori annunci. Infine, le cifre snocciolate di tanto in tanto in difesa di Sviluppo Basilicata – sostiene Mattia – non sciolgono il nodo dell’impegno concreto per il Cofidi Basilicata come per i consorzi di garanzia artigiana, strumenti fortemente voluti dalle categorie professionali che li amministrano direttamente senza ingerenza politica, pagandone sicuramente per questo un prezzo di disattenzione a vantaggio di società extraregionali”.
Usura, De Filippo: azioni di contrasto ma serve nuovo ruolo credito
“In campo fondi per Cofidi e associazioni,integrazioni alla legge nazionale, sostegno alle vittime e spese legali. Ma per andare oltre serve l’impegno del mondo bancario”
“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e quando la crisi mette in forse il lavoro, tanto dei cittadini quanto delle imprese, è inevitabile che si crei uno spazio di cui cerca di approfittarsi l’antistato. Per questo in momenti difficili come questi, sebbene sia più complicato, bisogna lavorare con maggiore energia ad una strategia di contrasto dell’usura e del racket”.
Lo ha sostenuto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo all’incontro “L’usura ai tempi della crisi. La situazione, Le risposte”.
“Abbiamo bisogno di mettere in campo tante azioni e a stretto giro – ha detto De Filippo – ma non possiamo non tener presente che il campo della legalità deve farsi carico anche di procedure ferree e trasparenti che rischiano di appesantire la macchina del contrasto all’usura, ma senza le quali ne sarebbe vanificato il senso. E in questo modo siamo riusciti a mettere in campo circa mezzo milione di euro destinati a Cofidi, fondazioni e associazioni che si occupano del problema, a integrare con altri 140mila euro le previsioni della legge nazionale antiusura, ad erogare 42 assegni una tantum da 2mila euro a persone che si trovavano in particolare situazione di difficoltà, ad anticipare le spese legali ad alcune vittime dell’usura che dovevano affrontare la vicenda in via giudiziaria. Certo – ha aggiunto De Filippo – sono interventi importanti, specie in periodo di ristrettezza di risorse, ma non risolutivi. Buona parte della soluzione del problema sta in una complessiva revisione dei modelli di accesso al credito, tanto di imprese che di famiglie, ed è su questo che stiamo lavorando con misure più strutturali, quali ad esempio quelle tese a sostenere il microcredito. Ma il nostro sistema creditizio ha ancora resistenze e alcune azioni non è possibile attuarle per decreto. In questo – ha concluso – credo ci sia da fare una chiamata alla responsabilità di tutte le classi dirigenti, incluse quelle economico e finanziarie, perché solo se si costruisce un sistema economico-produttivo più forte e più sano riusciremo non solo a sconfiggere questa piaga ma anche a trovare spazi di mercato per le imprese come per le banche. Diversamente la battaglia sarà combattuta in retroguardia”.