Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dall’imprenditore materano Emanuele Paolicelli al presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella per segnalare le difficoltà della sua azienda Lady Cucine e di tante altre che rischiano di chiudere per colpa dell’ampliamento della strada da 2 a 4 corsie da parte dell’ANAS che, realizzando il progetto redatto dal Comune di Matera per il 3° lotto, ha intercluso l’accesso alle aziende mettendo a repentaglio il futuro di centinaia di famiglie di operai e impiegati. Di seguito il testo integrale.
Al Sig. Presidente della Repubblica
Prof. Sergio Mattarella
Presidenza della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00187 Roma
Matera, 18 maggio 2015
Egregio Signor Presidente,
sono un artigiano ebanista che da 50 anni produce mobili da cucina nella più antica area industriale di Matera, la zona industriale Venusio, a 6 km dalla città dei Sassi lungo la S.S. 99 Matera-Altamura e quasi al confine col territorio pugliese.
63 Dipendenti e un fatturato importante, oggi ridotto del 50%, Lady Cucine è una delle imprese che rischiano di chiudere per colpa dell’ampliamento della strada da 2 a 4 corsie da parte dell’ANAS che, realizzando il progetto redatto dal Comune di Matera per il 3° lotto, ha intercluso l’accesso alle aziende mettendo a repentaglio il futuro di centinaia di famiglie di operai e impiegati.
Avevo ormai perso la fiducia, ma il Suo discorso del Primo Maggio, improntato ad un vero e proprio incoraggiamento a non lasciarsi andare, mi ha spinto a scriverLe questa lettera, mettendo da parte la rassegnazione.
I miei figli hanno reagito al problema lavorando di più; io – classe 1940 e ormai in pensione – mi stavo lasciando andare, fino a quando ho ascoltato il Suo discorso in televisione.
La chiusura della strada, ovviamente, non danneggia solo la mia azienda; sono una decina le imprese che la mancanza di adeguate complanari sta man mano privando dei propri clienti per la difficoltà di essere raggiunte.
Innumerevoli battaglie, riunioni in Prefettura con la nostra Associazione di categoria (Confapi) non sono servite a scuotere l’ANAS e il Comune di Matera dall’inerzia che li contraddistingue.
La risposta è stata che il Compartimento ANAS di Basilicata ha semplicemente appaltato e realizzato un progetto del Comune che assurdamente non prevedeva le complanari di accesso alle aziende.
Una zona industriale storica, nata negli anni Cinquanta, molto ambita perché collocata lungo la strada statale per Bari, che ha dato lavoro a migliaia di famiglie, che come altre ha combattuto contro la crisi economica, subisce adesso il colpo di grazia di una “interclusione stradale” (sic).
Per questo motivo, Signor Presidente, vorrei sapere chi è responsabile di tutto ciò; vorrei sapere come mai il Compartimento ANAS di Basilicata non dialoga con quello di Puglia per una strada che interessa entrambi; vorrei che Lei ci aiuti a far sì che questa zona produttiva rinasca; chissà quante famiglie La benediranno.
A questo punto la soluzione che ci è stata suggerita è chiedere all’ANAS di predisporre un nuovo progetto per il completamento della viabilità del 3° lotto della S.S. 99. Credo che la dignità di zona industriale/commerciale dell’area ci dia tutto il diritto di chiedere ciò. L’alternativa è morire a poco a poco di asfissia.
Con stima
Emanuele Paolicelli
Sulla vicenda sollevata da Emanuele Paolicelli interviene anche Confapi Matera per sollecitare il completamento della viabilità sulla statale 99.
Enzo Acito (Confapi Matera): “L’assenza delle complanari danneggia aziende floride”
Confapi Matera torna, ancora una volta, sul completamento della viabilità della strada statale 99. Portavoce dei disagi delle realtà imprenditoriali ricadenti nella zona industriale di Venusio, l’Associazione delle piccole e medie industrie è tornata a sollecitare la realizzazione delle complanari.
Nella nota a firma del presidente Enzo Acito, inviata all’ANAS di Roma, al prefetto di Matera e al presidente della Regione Basilicata, Confapi chiede un nuovo progetto per la realizzazione di uno svincolo per l’accesso all’area produttiva.
L’Associazione sottolinea che si tratta di una decina di aziende floride che rischiano di subire un danno dall’interclusione stradale. Il Compartimento ANAS di Basilicata, infatti, ha appaltato e realizzato un progetto del Comune di Matera che assurdamente non prevedeva le complanari di accesso alle aziende.
Ci siamo battuti perché in corrispondenza della più antica area industriale di Matera si sviluppasse un’asse commerciale e industriale che potesse contare sul raddoppio della strada statale per Bari, una vera e propria porta verso lo sviluppo. Ma non avevamo fatto i conti con una progettazione errata cui hanno fatto seguito le promesse vane dei politici di turno.
Ricordiamo che il progetto definitivo per i tre lotti della statale 99 fu redatto a Bari, successivamente la realizzazione del 3° lotto (Matera) fu affidata al Compartimento ANAS di Basilicata, mentre i primi due furono realizzati dal Compartimento di Puglia. Il Progetto esecutivo, redatto dal Comune di Matera, – ribadisce il presidente di Confapi Matera – ebbe il placet della conferenza di servizi ricalcando tal quale il progetto definitivo, quindi senza alcuna traccia dello svincolo per l’area industriale.
Per questo motivo, la dignità di zona industriale/commerciale dell’area in questione ci spinge a chiedere all’ANAS di predisporre un nuovo progetto per il completamento della viabilità del 3° lotto della statale 99. Riteniamo che reperire le risorse necessarie e avviare l’iter di un nuovo progetto di completamento, sia forse l’unica soluzione percorribile per porre rimedio ad un gravissimo errore commesso tempo fa.