Accordo di programma per Melfi, Tortorelli (Uil), incontro con Ministro Urso occasione per concordare un cronoprogramma di interventi e istituire Tavolo permanente. Di seguito la nota integrale.
“La stipula da parte del Ministro Urso dell’Accordo di programma finalizzato alla riconversione e riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Melfi è il primo passo per governare la riconversione dei processi produttivi dovuta alla transizione verso l’elettrico e le relative difficoltà che, come provano le vertenze Fdm e Las, riguardano numerose aziende dell’indotto che si occupano di componentistica, trasporti, logistica integrata e servizi”. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata che aggiunge: “sappiamo bene che il passaggio all’elettrico impone diversificazioni produttive anche per la componentistica ma, specie con l’operatività dell’Accordo di programma, va comunque garantita all’area San Nicola di Melfi la continuità di attività industriale e di occupazione. Ciò che non manca in questa delicata fase della transizione sono le risorse finanziarie da investire – dal fondo di 14 miliardi destinato dal Governo, ai 100 milioni derivanti dall’ “area di crisi complessa”, alle risorse Zes – pertanto è possibile individuare strategia e strumenti per rilanciare quest’area industriale del Paese che ha tutte le potenzialità per favorire nuove localizzazioni da parte di player e medie imprese. Adesso – conclude – si acceleri l’iter di attuazione dell’Accordo di programma con un più determinato protagonismo della Regione e si definisca con imprese e sindacati il cronoprogramma degli interventi da attuare. L’incontro di venerdì con la presenza del Ministro è l’occasione per rinnovare la richiesta di istituire al Ministero il tavolo permanente Stellatis e indotto area industriale Melfi, per concordare il cronoprogramma e stabilire chi deve fare cosa, che da sempre rappresenta il “gap” tra impegni sulla carta, buoni propositi e fatti concreti finalizzati a salvaguardare l’occupazione e le attività produttive”.