L’accordo sottoscritto alla vigilia di Natale per i dipendenti dello stabilimento Natuzzi di Ginosa che fa seguito a quello del 7 dicembre scorso che riguarda anche i lavoratori delle attività del Materano è la condizione per determinare un clima decisamente più sereno per il comparto del mobile imbottito del polo murgiano perché ritirando altri licenziamenti (168 erano previsti a Ginosa) dopo l’annullamento dei 170 annunciati in precedenza nel resto del Gruppo si può finalmente pensare al rilancio. Ad affermarlo è il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi).
Nel ricordare che per effetto dell’accordo del 7 dicembre, dal 1° gennaio 2018, i lavoratori a rischio licenziamento, insieme ai 35 della New Confort, saranno impiegati direttamente nella lavorazione del divano all’interno dei siti operativi aziendali, utilizzando gli ammortizzatori sociali attualmente in essere, come la cassa integrazione straordinaria e i contratti di solidarietà, Castelluccio sostiene che si è determinata una nuova situazione che consente di guardare con più ottimismo al nuovo anno.
Come per i sindacati, il ruolo delle due Regioni – aggiunge – non si può considerare concluso. L’impegno va indirizzato a livello politico-istituzionale, coinvolgendo il Mise e il Governo, per supportare l’impresa che sta compiendo nuovi sforzi per nuove commesse con prodotti sempre innovativi e rispondenti ai mercati. Sono convinto che il rilancio del salotto murgiano vada accompagnato da misure di adeguamento della logistica legata all’export come da interventi di adeguamento delle aree industriali degli stabilimenti all’interno di una rinnovata strategia Regione Basilicata-Puglia che superi l’episodicità e non rincorra più solo le emergenze segnate dagli annunci di licenziamento. Molto importanti sono le iniziative annunciate dalla Regione Puglia su formazione e riqualificazione professionale e sulla convocazione di un tavolo di confronto tra le parti, che avrà il compito di valutare eventuali strumenti di sostegno al reddito a livello regionale, iniziative che vedono la Regione Basilicata invece ancora in ritardo.
Il lavoro al tavolo nazionale al Mise insegna che non basta difendere i posti di lavoro, dosare l’utilizzo degli strumenti di ammortizzatori sociali per puntare alla ripresa di un prodotto che ha tutte le carte in regola per diventare tra quelli simbolo di Matera 2019 e della materanità, oltre che del made in Italy.