Accordo FCA SATA Melfi, interviene il responsabile generale dell’UGLM Durigon.
“Risposte sicure a domande sicure. Ed è quanto l’UGL Metalmeccanici ha ottemperato alla domanda di Fca in riferimento all’intesa raggiunta, che trasforma le nuove assunzioni di 1000 giovani lavoratori in contratti a tempo indeterminato e che istituisce una nuova turnazione con un incremento medio di 120 euro mensili. Per la nostra o.s. è un’intesa positiva, soddisfacente, dignitosa per tutti i lavoratori in un momento in cui tutti dobbiamo porci il problema di fare in modo che i giovani vengano messi nelle condizioni di lavorare e crearsi un bagaglio contributivo”.
Lo sostiene il responsabile generale nazionale dell’UGL metalmeccanici Claudio Durigon per il quale, “sfidiamo chiunque rifiuti la creazione di un posto di lavoro in cambio di modifiche e nuovo assetto lavorativo. A qualc’uno oggi sfugge il dato che FCA nell’accordo, non scrive di un nuovo posto di lavoro bensì, di 1000. Certo, il tutto comporterà dei sacrifici, siamo consapevoli che lo stabilimento lucano è reduce da 24 mesi di cig e Marchionne ha scommesso su tale sito nella consapevolezza che i lavoratori lucani sono forti, capaci e accetteranno tale nuova sfida con l’istituzione dei 20 turni su quattro squadre, fase sperimentale sino al 2 di agosto 2015, con l’azienda che riconosce una indennità economica di 120 euro mensili tra indennità e maggiorazioni contrattuali, che in aggiunta ai già esistenti trattamenti della turnistica previsti dal contratto, erogheranno 20€, 25€, 40€ per ogni giorno lavorato sul sabato notte, domenica notte e domenica pomeriggio: questo è frutto di accordi sindacali fatti nel 2012. L’accordo – prosegue Durigon – per l’Ugl è una nuova scommessa per far diventare Melfi e lo stabilimento FCA con il più alto numero di occupati in Europa. Siamo convinti perché Fiat, in un periodo di crisi così profonda del settore, ha dato una forte impronta per tutti i lavoratori lucani e noi dovremmo aiutarla con un atto di coraggio e un gesto di fiducia verso il futuro. Dobbiamo avere fiducia nel progetto che Fiat ha realizzando: aver deciso di proseguire nel programma di investimenti in Basilicata, malgrado le precarie condizioni del contesto economico e politico Nazionale, non è da poco. Altro tassello da non sottovalutare è che la produzione della Grande Punto non sarà spostata a Mirafiori. Oggi, in sostanza – conclude il responsabile nazionale dell’Ugl, Durigon -, comincia realmente una ‘seconda vita’ per Melfi, da quegli anni Novanta che videro Gianni Agnelli annunciare la nascita di una grande fabbrica al Sud: appartengono così al passato la tensione e gli scenari di crisi degli scorsi anni, con la cassa integrazione e la stagnazione del mercato che avevano messo a rischio la vita dello stabilimento”.