Per 12 lavoratori della fallita ditta Eurodor attivata la procedura per gli ammortizzatori in deroga. Ritiro della mobilità per 19 lavoratori e attivazione del contratto di solidarietà per l’istituto di vigilanza ‘La Ronda’.
Salvaguardare i livelli occupazionali. In quest’ottica si sono conclusi positivamente questa mattina in Regione presso il Dipartimento attività produttive le due vertenze riguardanti gli ex lavoratori Eurodor, azienda di Tito scalo che produceva porte blindate e i lavoratori dell’istituto di vigilanza ‘La Ronda’.
Per i 12 lavoratori della fallita società Eurodor, la cui mobilità ordinaria è già scaduta, le parti (Regione, sindacati e azienda) hanno sottoscritto un accordo per la richiesta degli ammortizzatori in deroga.
La società Sagi che ha rilevato in parte le attività dell’ex Eurodor, ha dato la propria disponibilità ad utilizzare i lavoratori dell’ex Eurodor srl nel corso del 2013 in relazione alla programmazione industriale aziendale.
A seguito di una contrazione di commesse nell’ultimo periodo, l’istituto ‘La Ronda’ aveva attivato per 19 lavoratori la procedura di mobilità. Dopo aver ascoltato le parti datoriali e sindacali, l’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella ha proposto il ritiro della procedura di mobilità, l’attivazione di un contratto di solidarietà che dovrà interessare 100 unità lavorative ed una contrazione di ore lavorate pari massimo al 60 per cento e per la durata di 12 mesi. Inoltre, le parti si sono impegnate a svolgere azioni idonee per il recupero delle opportunità finalizzate al mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Il contratto di solidarietà non si applicherà agli addetti al trasporto lavori, i responsabili dei servizi e le figure munite di specializzazioni operative non fungibili. Infine, si procederà alla verifica dell’accordo sottoscritto dalle parti entro il prossimo 31 dicembre 2013.