Il disegno di legge della Giunta regionale sulle “Norme in materia di accreditamento ai servizi per il lavoro” è stato illustrato ieri nella riunione della quarta Commissione permanente presieduta da Luigi Bradascio (Pp) dalla dirigente dell’Ufficio Politiche del lavoro della Regione, Maria Rosaria Sabia, che ha risposto agli interrogativi dei consiglieri presenti su alcuni aspetti del dettato normativo. Il ddl disciplina l’accreditamento ai servizi per il lavoro di operatori pubblici e privati diversi dai Centri per l’Impiego, quale strumento strategico per l’attuazione delle politiche regionali in tema di lavoro e occupazione, con l’obiettivo di puntare sulle politiche attive accompagnando la persona anche con azioni di orientamento e supporto all’auto impiego.
Si prevede un modello di accreditamento che, nel rispetto della normativa nazionale, mantenga in capo alle strutture regionali dei servizi per il lavoro un fondamentale ruolo di coordinamento e di regia della rete, formata dalla Regione Basilicata, dall’Agenzia regionale per il Lavoro e l’Apprendimento, dai Centri per l’Impiego e dagli altri soggetti pubblici e privati accreditati ai servizi al lavoro. Si prevede inoltre che i soggetti della rete regionale dei servizi per il lavoro debbano uniformare la propria azione alle direttive regionali e al Piano triennale di programmazione in materia di politiche del lavoro predisposto dall’Agenzia regionale lavoro e apprendimento Basilicata (Lab).
Il consigliere Napoli ha chiesto di aggiornare e approfondire l’articolato, anche sulla base di una valutazione degli esiti delle politiche del lavoro, a suo avviso fallimentari. Per Perrino se si prevede di destinare risorse pubbliche va chiarito come saranno ripartite e in quale misura rimarranno ai soggetti accreditati. A suo parere inoltre non si fa riferimento a precisi e cogenti standard di qualità che i soggetti devono avere per mantenere l’accreditamento. Per Romaniello sarebbe opportuno affrontare nella normativa anche la parte relativa alla formazione, di cui spesso queste strutture si occupano. E’ essenziale inoltre l’osservatorio del mercato del lavoro perché in passato i centri per l’impiego hanno fatto fatica ad operare in termini di orientamento. Sabia ha chiarito che il disegno di legge non prevede l’assegnazione di risorse pubbliche a soggetti privati, ma si limita a disciplinare i criteri di accreditamento delle strutture private impegnate ad erogare servizi che le strutture pubbliche non possono erogare. Gli standard di qualità sono definiti dalla normativa nazionale e da una delibera della Giunta regionale. Al termine del breve confronto si è stabilito che l’esame del ddl continuerà nelle prossime sedute della Commissione.
Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), hanno partecipato i consiglieri Lacorazza e Spada (Pd), Romaniello (Gm), Napoli (Pdl-Fi), Rosa (Lb-Fdi) e Perrino (M5s).