Si è svolta questa mattina a Potenza l’Assemblea degli azionisti di Acquedotto Lucano, per l’approvazione della Relazione sulla gestione e gli investimenti.
Ai lavori hanno preso parte il rappresentante della Regione Basilicata e i sindaci soci in rappresentanza di circa il 62,17 per cento del capitale sociale.
Nel corso del suo intervento, l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, ha ripercorso gli eventi salienti del 2015 tracciando altresì le linee programmatiche e le prospettive dell’azienda. In particolare, Vita ha fatto riferimento al lavoro, già in atto e concertato con la Regione Basilicata e con la Conferenza Interistituzionale Idrica, per un nuovo programma di investimenti per complessivi 355 milioni di euro.
“Il nuovo settennio programmatico dei fondi comunitari – ha dichiarato Vita – consentirà di accedere a canali di finanziamento per potenziare e mettere in efficienza il sistema di infrastrutture idriche e, conseguentemente, ridurre i costi di gestione. Si tratta di risorse che derivano dalla riprogrammazione del Fas (Fondo per le aeree sottoutilizzate) per 8,38 milioni di euro, del Fsc (Fondo sociale di coesione) per 12,65 milioni di euro, del Programma Operativo Fesr 2014-2020 per 50 milioni di euro. Inoltre – ha proseguito l’Amministratore di Acquedotto Lucano -, la Regione sta definendo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri il cosiddetto ‘Patto per la Basilicata’ (a valere principalmente sulle risorse del FSC 2014-2020) per il quale dovrebbero essere destinati al settore idrico 321 milioni di euro, di cui 284 a disposizione del Servizio Idrico Integrato. Qualora dette previsioni dovessero essere confermate, le attività di Acquedotto Lucano, in qualità di soggetto attuatore, subiranno una importante accelerazione che potrà finalmente produrre una sensibile riduzione dei costi gestionali ed il raggiungimento di un più elevato standard di qualità del servizio offerte alla comunità lucana”.
Vita si è inoltre soffermato sul sistema di alleanze che la società sta stringendo anche per conseguire economie di scala, ed ha annunciato che “dopo l’accordo di partnership sottoscritto con Acquedotto Pugliese il 25 novembre scorso, intese simili potranno essere raggiunte con altri gestori, nonché con istituzioni e organismi scientifici in una visione di insieme per mettere Acquedotto Lucano sulla strada dell’innovazione e della ricerca dell’eccellenza”.
L’Assemblea dei soci, inoltre, “al fine di contenere la spesa corrente” ha autorizzato l’Amministratore unico a “individuare soluzioni alternative e ripensare tutti i contratti di locazione in essere per le sedi dislocate sul territorio e in un’ottica più generale, rivedere le scelte aziendali inerenti gli immobili in cui viene esercitata l’attività considerando, anche, l’opportunità di un’eventuale acquisto degli stessi”.
Relativamente allo stesso argomento, Vita ha infine evidenziato che “è stata già avviata una trattativa con Poste Italiane, che ha la proprietà dell’immobile, per ottenere una riduzione del canone di locazione pattuito per la sede di Potenza”.
DEPURATORI, RETI IDRICHE E FOGNARIE:IL PROGRAMMA DEI NUOVI INVESTIMENTI.
Acquedotto Lucano, di intesa con la Conferenza Interistituzionale Idrica e con la Regione Basilicata, sta definendo nuove linee di finanziamento che potranno attivare investimenti per 355 milioni di euro, per potenziare il Sistema idrico integrato e, contemporaneamente, ridurre i costi di gestione.
In particolare, si tratta di finanziamenti relativi alla “Riprogrammazione dei FAS 2000-2006 ed FSC 2007-2013 (DGR n.1117 dell’11.08.2015)” ed al “Piano d’azione per il raggiungimento del IV Obiettivo di Servizio (DGR n. 485/2014)”.
Nella prima linea di finanziamenti, è stato previsto per il Servizio idrico integrato un importo di 8,38 milioni di euro per i seguenti quattro interventi:
– Lavori di potenziamento ed ottimizzazione delle opere di alimentazione alternativa dello schema Vulture servito dall’acquedotto del Sele – Calore, alla luce dei nuovi fabbisogni civili agricoli ed industriali – Importo € 4.500.000;
– Opere necessarie alla attivazione del depuratore consortile in agro di Acerenza in località Torre Vosa – Importo € 1.700.000;
– Potenziamento e razionalizzazione del sistema depurativo a servizio dell’abitato di Lauria – Importo € 1.700.000;
– Lavori di completamento della rete fognante a servizio di contrada Monte nel comune di Brienza – Importo € 480.000
Nella seconda linea di finanziamento è stato previsto un importo di 12,65 milioni di euro per i seguenti 10 interventi:
– Albano di Lucania – Delocalizzazione dell’impianto di depurazione – Importo € 1.750.000;
– San Fele – Adeguamento del sistema di depurazione a servizio del centro abitato – Importo € 1.400.000;
– Adeguamento del sistema di collettamento a servizio dei depuratori consortili di Senise e di Noepoli – Importo € 2.300.000;
– Potenza – Ricostruzione della adduttrice dello Schema Basento a servizio del serbatoio di Porta Salza – Importo € 300.000;
– Potenza – Riorganizzazione del sistema idrico a servizio delle contrade Capoiazzo, Lagatone e C.da Botte – Importo € 900.000;
– Potenza – Riorganizzazione del sistema idrico a servizio della contrada Giarrossa – Importo € 900.000;
– Matera – ricostruzione della rete idrica a servizio della frazione Timmari – Importo € 1.000.000;
– Potenziamento del Ramo Sud dello Schema Basento-Camastra – Importo € 2.300.000;
– Bella – Riorganizzazione del sistema idrico nelle aree rurali dell’abitato – Importo € 900.000;
– Ottimizzazione dei punti di misura delle utenze pubbliche ricadenti nel territorio regionale – Importo € 1.250.000.
Relativamente al prossimo PO-FESR 2014-2020, la Regione Basilicata ha definito i finanziamenti per le diverse linee di intervento; per quanto concerne quella attinente il Servizio Idrico Integrato, l’importo previsto è pari a 50 milioni di euro.
Ma soprattutto, la Regione Basilicata sta definendo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri il cosiddetto “Patto per la Basilicata” (a valere principalmente sulle risorse del FSC 2014-2020) per il quale dovrebbero essere destinati al settore idrico 321 milioni di euro, di cui 284 a disposizione del Servizio Idrico Integrato.
Detta somma, se confermata, sarà destinata alla ottimizzazione del sistema di depurazione ed a quello della adduzione.
In particolare, per quanto attiene la depurazione, saranno definitivamente risolti i problemi di funzionalità dei depuratori e delle reti fognarie che hanno determinato le procedure di infrazione nei confronti delle Regioni ma, soprattutto, il sistematico efficientamento ed adeguamento delle apparecchiature produrrà vantaggi sia sul fronte ambientale sia su quello dei costi energetici.
Gli interventi sugli schemi idrici porteranno alla ulteriore interconnessione degli schemi con la città di Matera servita anche da quello del Frida ed il collegamento tra lo schema del Marmo e quello del Vulture.