I Segretari regionali di Femca Cisl Francesco Carella e Uiltec Uil Giuseppe Martino con lettera inviata all’A.U. di Acquedotto Lucano Alfonso Andretta e al direttore generale Andrea Volpe in merito all’ “Avviso di selezione interna di numero 1 direttore operativo di Acquedotto Lucano Spa”. hanno presentato una diffida sindacale. Nel ricordare che in data 27 gennaio scorso si è tenuto un incontro, tra le RSU i Segretari Regionali e i vertici di Acquedotto Lucano nel quale veniva affermata la disponibilità a collaborare con i Sindacati e a condividere, secondo il principio della trasparenza, il percorso di crescita professionale di tutto il personale per risolvere gli annosi e gravosi problemi di Acquedotto Lucano, i segretari di Femca e Uiltec sostengono che a dispetto di quanto affermato, e disattendendo i principi enunciati poche ore prima, in data 28 gennaio è stato pubblicato il bando senza che durante l’incontro, furbescamente, ne sia stato fatto alcun cenno. Se si ritiene di avviare una nuova stagione di relazioni industriali che superi la gestione clientelare del passato, il primo passo – nel rispetto dei ruoli così tanto declamato – è la trasparenza nelle relazioni. Non avere, nell’incontro del 27 gennaio u.s , fatto alcun cenno del pubblicando bando – sostengono Carella e Martino – non è un buon inizio soprattutto se si deve intraprendere un percorso che deve coinvolgere tutto il personale, soprattutto i molti lasciati in un angolo perché non allineati alle precedenti gestioni, che sono una risorsa della società e non un problema che possono partecipare concretamente e attivamente a un’eventuale nuova stagione di AL. Infatti, la nomina di un nuovo direttore operativo è fatta importante per la gestione della società ma non può essere disgiunta da una contestuale azione di valorizzazione di tutto il personale. Si ricorda che la figura di “Direttore Operativo”, anziché di Direttore Tecnico dell’Area Operativa fu introdotta per consentire la nomina di una Biologa come Dirigente di una struttura prettamente Tecnica e alla quale, in tutto il mondo degli acquedotti, attendono ingegneri. Il balletto negli anni di dirigenti in tutti i settori con contratto a tempo indeterminato – anche questa una aberrante anomalia di AL – è una delle cause – che nonostante il breve lasso di tempo di Vostra permanenza vi sarà certo già ben chiaro – ha decretato l’inefficienza della società: lo spostamento da una poltrona all’altra, senza alcuna valutazione dell’operato, sui risultati e senza assunzione di responsabilità alcuna ha delegittimato tutta la struttura aziendale con una pessima immagine all’esterno. Per questo è incomprensibile come, volendo avviare una nuova stagione della società, nel bando si ripercorra ancora la strada del “tempo indeterminato” continuando a perpetrare scempio su scempio. Piuttosto ci si attendeva una solerte iniziativa in merito a tutte le posizioni dirigenziali a tempo indeterminato, un reale e concreto cambio di passo, inaugurando per la dirigenza la formula del tempo determinato collegata alla valutazione del risultato. E’ quindi indispensabile ed urgente una discussione con le organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione del personale tutto visto le carenze emerse in alcuni settori nevralgici per l’Azienda e si chiede pertanto un incontro urgente su questo tema e nel contempo si diffidano le SSLL alla nomina di un nuovo Dirigente. In un momento di gravi difficoltà economiche non sembra essere una strategia vincente ma piuttosto un ulteriore costo per i conti della società. Se queste sono le strategie per iniziare un tempo nuovo dobbiamo constatare con amarezza quanto il tanto sbandierato cambiamento che la lentezza della politica ci ha consegnato, sia solo una brutta ed avvilente copia del passato.Cambiare tutto per non cambiare niente? …no grazie!!!! Al Presidente della Giunta si chiede un tavolo urgente anche alla presenza dei Segretari Confederali per definire un serio e proficuo percorso al fine di scongiurare un triste destino per Acquedotto Lucano”.