Acquedotto Lucano ha partecipato, portando le proprie esperienze e acquisendo quelle degli altri attori del settore, all’Osservatorio acque dei sistemi idrici integrati che si è svolto nel Castello di Sermoneta (Lt).
Un approfondito confronto con diversi gestori del servizio idrico integrato sul tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In particolare, oggetto dell’incontro è stata la riduzione delle perdite idriche, aspetto su cui interviene la componente M2c4 del Pnrr, dedicata alla tutela del territorio e della risorsa idrica. Come spiega Giuseppe Verrastro, responsabile di Innovazione Tecnologica in Acquedotto Lucano, “un’importante opportunità per condividere le migliori pratiche, strategie e soluzioni innovative per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche. La sinergia tra gestori del servizio idrico è fondamentale per affrontare con successo le sfide e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dal Pnrr”.
Davanti alla platea di dirigenti e specialisti provenienti dal centro Sud, Verrastro è intervenuto su “Distrettualizzazione, digitalizzazione, monitoraggio delle reti idriche e smart metering in Basilicata”. È seguito un tavolo di confronto sull’attuazione dei progetti. A Sermoneta ha partecipato per Acquedotto Lucano anche Pasquale De Luise, direttore esecuzione React-Eu. “L’impegno di Acquedotto Lucano nell’innovazione tecnologica e nell’ottimizzazione dei processi – aggiunge De Luise – si conferma essenziale per garantire una gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche, contribuendo così al benessere delle comunità che serviamo”.
Nel corso della riunione, ricca di contributi e di punti di vista alternativi, si è parlato di progetti, finanziamenti, obiettivi raggiunti e da raggiungere.
“Il raffronto fra conoscenze, esperienze sul campo e saperi è fondamentale – dichiara l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta – e diventa metodo efficace nella cooperazione con gli altri operatori del settore idrico, come in questo caso. L’obiettivo ultimo, per quanto ci riguarda, è sempre lo stesso: la gestione più efficiente possibile dell’acqua e quindi la qualità della vita degli utenti”.