Se volete chiarimenti dall’Acquedotto Lucano in merito ad alcune fatturazioni, preparatevi ad una vera maratona. Lo denunciano dalla segreteria dei pensionati lucani della Cisl. Dopo aver raccolto diverse segnalazioni da parte degli iscritti, è stata effettuata una verifica sul campo. Risultato: diverse telefonate andate a vuoto, altre chiamate non portate a termine perché la cornetta si alzava e si abbassava immediatamente. Finanche quando si è riusciti a contattare l’operatore, neanche il tempo di prendere la fattura per comunicare il codice cliente, che l’ennesima telefonata era andata persa e si doveva ricominciare daccapo, tra centralini automatici e lunghe attese. «E’ davvero grave che un servizio così importante per l’utenza sia gestito in maniera così frammentaria – lamenta Vincenzo Pardi, segretario generale della Fnp Cisl – a danno dei cittadini che oltre a lamentare i disservizi devono spendere del loro tempo per cercare qualche interlocutore a cui affidare una richiesta di chiarimento».
E non è tutto. «Il caso che abbiamo monitorato direttamente riguardava una fattura a credito da parte del cliente di oltre 60 euro, da scontare nella bolletta successiva. Cos’è accaduto, invece? Che il mese dopo ci siamo visti addebitare 30 euro per ulteriori consumi. In momenti come questi, in cui anche poche decine di euro possono essere determinanti, soprattutto per i pensionati al minimo, è incredibile che le compagnie trattengano somme indebitamente percepite e invece di restituirle con immediatezza pesino ancora di più sul consumatore con altri addebiti».
Infine, la questione dell’autolettura e delle modulistica da scaricare via Internet per i reclami: «A molti iscritti, è stato contestato di fare l’autolettura dei consumi reali e di comunicarla all’Acquedotto Lucano, per evitare sgradite sorprese in fattura; ad altri è stato detto di protestare in maniera ufficiale utilizzando il modulo scaricabile dal sito web, senza tenere conto che oggi c’è una fascia di popolazione che ha notevoli difficoltà con la burocrazia e con le tecnologie. Perché una volta compilato, scaricato e stampato, il modulo deve essere scannerizzato e trasmesso al sito dell’ente insieme ad altra documentazione, oppure bisogna provvedere, dopo aver trovato un apparecchio disponibile, ad inviare il modulo via fax. Operazioni che molti anziani possono fare solo con l’aiuto dei familiari (quando ci sono) o di qualche cortese vicino, ammesso che se ne trovino.
Tutta questa situazione sembra proprio un ginepraio: «Informeremo dell’accaduto le associazioni di categoria e ove ci fossero le condizioni, siamo pronti ad adire alle vie legali per gli abusi commessi a danno dei nostri iscritti», dice Pardi.
In riferimento alla nota dei pensionati Cisl di Basilicata diffusa oggi si precisa che:
Acquedotto Lucano ha prorogato al prossimo 15 giugno 2013 e senza alcuna maggiorazione a carico dell’utente la scadenza della fattura dei consumi relativi al primo quadrimestre 2013 a seguito di disguidi tecnici che non hanno consentito la consegna delle bollette entro i termini di scadenza previsti.
La notizia della proroga è stata diffusa dall’azienda il 3 giugno scorso a tutti gli organi di informazione regionale (carta stampata; tv; radio; informazione on-line) ed è stata inserita sulla home page del sito internet (dove è visibile a tutt’oggi) e sul profilo facebook di Acquedotto Lucano. Lo stesso numero verde dell’azienda ha riferito della proroga agli utenti che hanno chiamato per avere informazioni sui ritardi di consegna delle fatture.
Ad ogni modo l’azienda ha provveduto, posticipandone anche la scadenza, a consegnare copia della bolletta a tutti coloro che, non avendola ricevuta in tempo utile, ne hanno fatto richiesta agli uffici commerciali.
Acquedotto Lucano si scusa nuovamente per i disagi arrecati e rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti (numero verde 800 99 22 92).