ACQUEDOTTO LUCANO SPA TRASFERISCE DIRIGENTE UGL
“Acquedotto lucano spa ha trasferito un dirigente sindacale dell’UGL subito dopo che il sindacato ha trasmesso ai mezzi di informazione un comunicato in cui da un lato plaudeva al consiglio di amministrazione e al presidente mitidieri, per aver revocato le gare di appalto inerenti le attività di depurazione delle acque reflue e dall’altro, esortava lo stesso presidente ad adottare gli opportuni provvedimenti nei confronti dei responsabili delle negligenze che avevano portato alla determinazione di revocare le gare”.
E’ quanto denuncia il segretario generale dell’UGL Basilicata, Giovanni Tancredi per il quale “ ad oggi, mentre il dirigente sindacale è stato trasferito, non risulta che la società abbia preso provvedimenti nei confronti dei responsabili che , con la loro superficialità, hanno contribuito a ledere l’immagine, già sbiadita, di acquedotto lucano: la procedura di revoca della gara di appalto all’incirca – prosegue il sindacalista UGL – ha mandato in fumo 32mila euro (ognuna delle otto gare revocate comporta una spesa di pubblicazione di circa quattro mila euro). E’ appena il caso di ricordare che, acquedotto lucano è una società per azione ad intero capitale pubblico le cui attività di investimento sono finanziate con fondi pubblici e che questo è uno dei tanti casi di sperpero di denaro dei contribuenti. Il presidente, invece di dare un segno di esemplare autorevolezza imponendo anche ai vertici tecnici della società comportamenti etici più rigorosi, promuovendo l’adozione di provvedimenti nei confronti di chi ha precise responsabilità, ha ritenuto opportuno dal far recapitare una nota a firma “esclusiva” (prot. 36127 del 10/8/2011), ad un dirigente sindacale UGL per trasferirlo perché “a seguito delle diverse segnalazioni pervenute negli ultimi mesi … creando turbativa ed effetti negativi sull’ambiente lavorativo… Viene disposto il suo trasferimento …”. Nella foga inquisitoria, – conclude il segretario Tancredi – degna certamente di miglior causa, il presidente e i vertici della società hanno considerato con scarsa cautela il linguaggio diffamatorio utilizzato nella lettera mentre continuano ad avere un comportamento di ostracismo nei confronti dell’UGL che, vale la pena di ricordare, è firmatario del contratto collettivo di lavoro ed ha piena titolarità a svolgere la sua azioni sindacate, attraverso tutte le proprie articolazioni, all’interno di acquedotto lucano”.