L’arrivo in albergo di un numero maggiore di clienti, come è accaduto per le festività pasquali in tutte le strutture ricettive lucane, per l’Ada (Associazione Direttori di Albergo) della Basilicata è l’occasione per sperimentare il Progetto Accoglienza. Sopratutto in provincia di Potenza se si vuole agganciare il “carro” dei turisti che scelgono Matera la strada da percorrere è innanzitutto quella della qualificazione del personale intensificando le azioni della “Roadmap” nelle sue sessioni formative territoriali per il settore utilizzando gli avvisi dei programi di aggiornamento continuo che la Regione ha messo a sportello con scadenze quasi mensili. In un incontro operativo a Villa d’Agri – riferiscono Michele Tropiano e Donatello David, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ada – abbiamo approfondito aspetti che riguardano la crescita qualitativa dei servizi per non farci trovare impreparati ai nuovi flussi previsti da quest’estate per Matera 2019 e che devono avere, come tutti auspicano, un impatto diffuso su tutto il territorio regionale. Intendiamo dunque attivare il Programma intitolato “Progetto Accoglienza”, che prevede al suo interno ulteriori Progetti pilota e, secondo modalità specifiche, finalizzato a incentivare la formazione di personale qualificato; riconoscere le competenze e le qualifiche del personale operante nel settore turistico-alberghiero; attivare delle microspecializzazioni che comportano un potenziamento dell’area laboratoriale. Il tutto dando attuazione al protocollo di intesa siglato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca riguardante l’alternanza Scuola-Lavoro, per rafforzare il ruolo tra scuola e imprese ricettivo-alberghiere per la crescita e l’evoluzione del turismo e dell’eccellenza dell’ospitalità alberghiera in Basilicata.
Tropiano evidenzia che nel Collegato alla Legge di Stabilità è previsto che per incentivare gli investimenti nel campo della ricettività alberghiera, anche nella prospettiva di Matera 2019, nei centri storici dei Comuni lucani sarà possibile il mutamento di destinazione d’uso di immobili legittimamente edificati da residenziale, direzionale o commerciale in turistico alberghiera senza ricorrere alle procedure di variante agli strumenti urbanistici vigenti. Positiva anche la modifica alla legge regionale n. 4/2015 che consentirà agli operatori turistici di non smontare le strutture mobili dei lidi, che quindi potranno essere attive per tutto l’anno. Altre misure importanti: 2,9 milioni di euro per la rivitalizzazione dei centri storici a fini turistici; 2 milioni di euro nel biennio 2016/2017 per la sperimentazione dell’aviosuperficie Mattei di Pisticci scalo.
I dirigenti dell’Ada inoltre sottolineano la necessità di un impegno straordinario da parte di tutti gli operatori dell’ospitalità per aprire nuove prospettive di sviluppo del settore alberghiero e della ricettività nel momento in cui in Basilicata si ritorna a parlare concretamente di turismo, grazie a Matera 2019, e all’ingresso dei due Parchi nazionali (Appennino e Pollino) nei meccanismi della Carta europea del turismo sostenibile. Uno strumento indispensabile per dare nuova linfa al comparto. Un dato questo – si evidenzia – che vincola non solo gli operatori privati ma soprattutto gli enti territoriali, Regione in prima linea, a delle politiche di rilancio del settore. La ricettività lucana – continua Tropiano – intende mettere a frutto tutte le opportunità di cui dispone per determinare un vero salto di stile e qualità del settore, che sembra finalmente accingersi a uscire da una crisi assai pesante. L’effetto “Matera” sulla Basilicata turistica può prodursi pienamente solo con un salto di qualità organizzativo del sistema di offerta di itinerari, percorsi, motivi di interesse e dunque dal protagonismo dei privati e degli attori pubblici locali. Inoltre, la conquista anche quest’anno del primato mondiale tra gli utenti di TripAdvisor (considerato il primo motore di ricerca per prenotazioni alberghiere e ristorazione) del titolo italiano di migliore hotel per famiglie al mondo è motivo di orgoglio per l’Ada. Tenuto conto che ogni hotel ha un suo brand, la qualità dei servizi insieme a quelli specifici per famiglie come per altri target (anziani, giovani, single, comitive) – affermano i dirigenti dell’Ada – è la ragione principale del successo dei nostri alberghi piccoli o grandi che siano, a conduzione familiare o manageriale. L’arte e la cultura sono stati gli ambasciatori del Rinascimento italiano e da allora rappresentano la nostra miglior risorsa. Sono valori inimitabili. Altri paesi possono batterci in servizi e logistica: ci sono nazioni che stanno investendo tanto sul turismo. Su quel piano l’Italia non può competere ma abbiamo altre risorse. I nostri territori, le opere d’arte, la cucina, il patrimonio culturale devono caratterizzare l’offerta dei nostri alberghi con il personale sempre meglio preparato ad interpretare le nuove esigenze degli ospiti.
Mar 28