Per i consumatori, nel momento in cui acquistano un bene o un servizio, vi è una precisa responsabilità sociale che si accompagna a quella dell’impresa che deve tener conto non solo dei propri interessi ma anche della comunità a cui fa riferimento.
Su questi principi – ha affermato Angelo Festa – Segretario Regionale dell’Adiconsum Cisl di Basilicata – riportati nell’Enciclica “Caritas in Veritate” di Papa Benedetto XVI occorre riflettere nell’interesse della comunità in cui viviamo, del “bene comune”, dello “sviluppo del territorio”, della “ripresa economica” del “lavoro”, e dei “giovani” che sono la nostra forza e il nostro futuro.
Gli agricoltori del Metapontino stanno attraversando un periodo di grande difficoltà economica, non hanno alcun potere contrattuale nei confronti dei distributori e dei commercianti e dall’altro canto, nonostante i prezzi all’origine continuino a diminuire, i consumatori trovano giornalmente al mercato prezzi sempre più alti.
L’Adiconsum Cisl di Basilicata invita i consumatori ad acquistare prodotti locali e a privilegiare così la filiera corta, per ridurre i passaggi tra produttore e consumatore, con il vantaggio di presentare in tavola prodotti freschi, prodotti di stagione, e di limitare i trasporti.
Occorre ricordare, per un consumo consapevole, di leggere attentamente l’etichettatura, obbligatoria per chi vende frutta e verdura.
L’etichettatura deve indicare sia per i prodotti confezionati, sia per quelli venduti sfusi, in modo chiaro e leggibile, le seguenti informazioni: la varietà (ad esempio, “arance tarocco”); l’origine del prodotto (Paese d’origine ed eventualmente zona di produzione); la categoria (I, II, Extra, in relazione alle caratteristiche specifiche del prodotto); e di eventuali additivi aggiunti per il trattamento di superficie della frutta.