Il coordinamento delle associazioni datoriali del settore agricoltura, commercio, turismo, artigianato, cooperazione e servizi aderenti ad -Agenda Basilicata imprese- sottopongono ancora una volta all’attenzione del Governatore Bardi la necessità di sostenere in questa difficile fase il sistema produttivo riconducibile alle PMI lucane in ragione della perdurante crisi che le stesse vivono per effetto della crescita esponenziale dei costi di produzione a partire da carburanti e energia.
A tale riguardo rivendica la giusta attenzione avanzando contestualmente precise proposte al riguardo, a partire proprio dalla impattante problematica legata ai costi energetici.
A parere del coordinamento, urge predisporre apposite misure da parte della Regione Basilicata destinate a sostenere il diffuso reticolo delle PMI, affinché si possa favorire concretamente l’ammodernamento dell’intero sistema produttivo lucano all’interno del più generale processo di transizione energetica posto in essere a livello di U.E. e attuato dai vari Stati membri.
Il tutto va posto in essere con immediatezza e vanno approvate azioni certe e misurabili poiché ogni ulteriore ritardo o procrastinazione potrebbe determinare la chiusura di migliaia di PMI.
Per il coordinamento assume assoluta centralità la definizione di una politica energetica regionale che tenga conto non solo delle utenze domestiche ma anche di quelle delle imprese e del mondo produttivo
Non è più rinviabile la definizione di specifiche misure che permettano di superare questa fase di forte turbativa determinata in particolare dall’impennata dei costi che, come rilevato dalla stessa Regione nel comparare i semestri 2021 con quelli del 2022, sono triplicati e che rischiano di compromettere in via definitiva la già fragile tenuta socio-economica di ampie aree della Basilicata.
Urgono disposizioni a sostegno della funzionalizzazione energetica da alimentare attraverso le risorse relative alle compensazioni ambientali per le coltivazioni estrattive presenti in Regione.
A tal proposito si ribadisce e si segnala nuovamente quanto segue:
A – La possibilità di prevedere da una parte misure a favore delle PMI finalizzate a contenere l’aumento vertiginoso dei costi e dall’altro incentivare e accompagnare le PMI. alla transizione energetica e garantendo tutela ambientale e sostenibilità. (si potrebbe attivare un fondo di garanzia Regionale per dilazionare i costi correnti fino a 10/12 anni).
In prospettiva, invece, servirebbero misure d’investimento per l’adeguamento e ammodernamento alle nuove e più stringenti regole della transizione energetica, ponendo al centro l’impresa quale soggetto virtuoso, sostenibile e produttore/fruitore.
Tali misure oltre ad essere un concreto segnale a favore del sistema imprenditoriale, coglierebbe l’attualissima questione connessa all’adeguamento e al processo di modernizzazione a cui le aziende sono sottoposte, in ragione di quanto previsto nelle disposizioni in materia di tutele ambientali e della transizione energetica, che richiamano importanti programmi d’investimento in particolare quelli previsti nei programmi dell’UE e nazionali attuabili e sostenuti finanziariamente a partire dal PNRR.
A questo punto è indispensabile garantire idonee soluzioni legislative e tecnico-amministrative in base alle quali il tessuto delle PMI Lucane (oltre 45.000 diffuse su tutto il territorio) dei vari comparti produttivi, possano fruire e vengano indirizzate verso un rinnovato protagonismo su questa materia, caratterizzandosi nella duplice veste, da un lato di produttori con appropriati e moderni interventi tecnico/strumentali e dall’altro anche fruitori/erogatori di energia e servizi connessi.
B- Un’ulteriore proposta riguarda l’istituzione di un fondo d’incentivazione per l’efficienza e la transizione energetica che dovrebbe caratterizzarsi come strumento premiale a favore delle aziende e, in particolar modo di quelle che si aggregano e fanno sistema, che danno vita a “distretti produttivi”, “comunità energetiche”, “reti d’impresa”, “areali ad economia circolare”, “zone a vantaggio economico”, “ambiti produttivi ottimali” ecc…Privilegiare innovazioni tecnologiche, servizi, digitalizzazione, bio-economia e attività sostenibili, favorendo altresi reciprocità tra livelli pubblici e privati, con l’obbiettivo di rafforzare il sistema imprenditoriale esistente e nel contempo favorire la realizzazione di nuovi e moderni investimenti, in una logica integrata, intersettoriale e tecnologicamente avanzata in grado di generare vantaggi competitivi locali da parte delle PMI Lucane.
Al Governatore Bardi dunque si chiede di prestare la dovuta attenzione alle oltre 45.000 PMI lucane che sono la vera ossatura del sistema produttivo lucano e che nonostante la fase di forte criticità continuano a garantire redditi e occupazione. Agenda Basilicata imprese vuole con forza e passione continuare a farlo per dare una prospettiva alla Basilicata e alle sue Comunità.