In 80 anni il “mestiere” di agente di commercio è stato completamente stravolto: dai giri in cerca dei clienti all’avvento della tecnologia informatica sino all’app per effettuare in poco tempo il calcolo margine e ricarico. La Fnaarc, la Federazione Nazionale Associazioni Agenti aderente a Confcommercio, che festeggia gli 80 anni dalla sua fondazione, ha tracciato un bilancio. Una ricorrenza per guardare innanzitutto alla prossima sfida dei prossimi anni, quella del ricambio generazionale: oggi l’età media dell’agente di commercio è di 52 anni. In Italia operano circa 209.000 agenti di commercio, il 74% plurimandatari e il 26% monomandatari. Le donne rappresentano il 15% degli agenti di commercio in attività.
“Il nostro impegno per il futuro è chiaro – afferma Alberto Petranzan, presidente di Agenti FNAARC – supportare il cambio generazionale sostenendo i giovani agenti affinché possano crescere con impegno e soddisfazione in questa professione. E dobbiamo sensibilizzare le aziende mandanti sull’importanza di un corretto inquadramento contrattuale della categoria”.
Agenti FNAARC affianca gli agenti a tutto tondo nella loro professione con servizi e strumenti aggiornati: consulenza contrattuale, fiscale, previdenziale, formazione (oltre 100 corsi annuali di aggiornamento e abilitazione) e networking. Ogni anno Agenti FNAARC assiste oltre 20.000 agenti sul contratto di agenzia, con più del 70% delle controversie risolte a favore dell’agente. Di rilievo anche la rete di convenzioni costruita e sviluppata da Agenti FNAARC: più di 50 partner nazionali e numerose agevolazioni con partner locali su tutto il territorio.
“Gli agenti di commercio – sottolinea Petranzan – sono imprenditori a tutti gli effetti, figure essenziali per il successo delle aziende con cui collaborano. Ma oggi, da soli, non si va lontano: iscriversi a un’associazione come la nostra significa avere un punto di riferimento sicuro per affrontare le sfide della professione”.
La storia di quella che, oggi, si chiama Agenti FNAARC – con una dirigenza sindacale affiatata composta esclusivamente da agenti di commercio – è strettamente legata a quella di Confcommercio, di cui la Federazione è parte integrante. Un sodalizio che ha rafforzato il ruolo di Agenti FNAARC all’interno di un sistema di rappresentanza essenziale per il commercio, garantendole voce nei principali tavoli decisionali del Paese.
Il presidente Fnaarc e Confcommercio Potenza Angelo Lovallo parla dei cambiamenti intervenuti e che oggi toccano gli oltre 1000 agenti lucani. E tra gli esempi del nuovo c’è l’ app gratuita progettata per “semplificare l’operatività degli agenti di commercio e dei referenti commerciali delle aziende”, grazie ad una serie di strumenti pensati per supportare i professionisti ottimizzando la gestione delle trattative commerciali. L’intelligenza artificiale è in grado di offrire agli agenti di commercio e in generale agli operatori economici opportunità e strumenti per migliorare la qualità del loro lavoro ed accrescere il proprio business. In particolare, attraverso l’automazione di processi ripetitivi, l’analisi predittiva dei dati e la personalizzazione delle interazioni con i clienti, l’IA può permettere agli agenti di concentrarsi su attività ad alto valore aggiunto e migliorare l’efficacia delle loro strategie di vendita. Soprattutto in tempi di cambiamenti l’associazionismo – dice Lovallo – è importante e risponde a più obiettivi. Da un lato l’agente trova una serie di servizi importanti, volti a risolvere le problematiche trasversali, nonché quelle legate al territorio, erogati in maniera puntuale, specifica ed economica. Basti pensare al ruolo fondamentale che l’Associazione gioca nel regolamentare i rapporti tra casa mandante e agente andando a definire il contratto collettivo. La partecipazione è importante, anche e soprattutto ora che la nostra professione, come del resto molte altre, si è così modificata”. Un pensiero infine a Rocco Lucca, decano degli agenti di commercio della provincia di Potenza, tra i fondatori della Fnaarc di Potenza ed è stato per cinque anni presidente Confcommercio provinciale alla fine degli anni ottanta, scomparso nel 2024. E’ stato un “pioniere” dell’associazionismo e un esempio per generazioni di colleghi -aggiunge Lovallo – che ne ricordano l’impegno per l’affermazione dell’attività dei rappresentanti ed agenti.