Il declino demografico che investe tutta l’Italia si accentua nella nostra regione, poiché situata nell’entroterra del Mezzogiorno, confinante con regioni grandi e problematiche (Puglia, Campania e Calabria), con scarsa presenza di attività produttive importanti e limitati collegamenti infrastrutturali che non garantiscono la possibilità di facili e rapidi spostamenti.
L’Agenzia delle Entrate di Basilicata rispecchia fedelmente l’andamento demografico della Regione.
Oggi i lavoratori delle Entrate sono sotto le 290 unità. La recente procedura concorsuale, messa in campo a distanza di oltre 15 anni dall’ultima, ha previsto 20 posti, chiaramente non sufficienti a coprire il turn over.
A fronte dei 20 posti messi a concorso, i 26 tirocinanti selezionati hanno portato una ventata di energia e nuova vita nei nostri Uffici dove hanno lavorato con entusiasmo fino al giorno del sostenimento del colloquio finale, con il quale hanno dimostrato di essere all’altezza del compito ottenendo tutti l’idoneità.
Vincere un concorso nel post-pandemia e all’Agenzia delle Entrate in Basilicata vuol dire avere la serenità e tranquillità economica di vivere e restare nella propria Regione. La stragrande maggioranza degli idonei sono lucani, non propriamente ragazzi e tutti con precedenti esperienze lavorative che hanno abbandonato per portare avanti sei mesi di tirocinio, assumendosi un rischio importante per la propria carriera lavorativa.
Come Fp Cgil chiediamo che, anche gli idonei della graduatoria lucana, siano assunti in modo da garantire più risorse umane alle nostre sedi e contemporaneamente evitare che gli stessi siano costretti, come tanti, a lasciare la nostra regione.