Aggiornamento legge sul randagismo, Ordine dei Medici Veterinari di Matera presenta due emendamenti alla Federazione Nazionale (FNOVI). Di seguito la nota integrale.
In corso la discussione nelle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato sulla modifica alla legge n.281/’91 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo
“Un intervento corretto e nel merito delle questioni che tutelino la professionalità veterinaria”, queste le parole pronunciate dal Dott. Marco Melosi nei confronti della Dott.ssa Laura Pennestrì, referente per gli animali da compagnia all’interno dell’Ordine provinciale di Matera, nel corso di un incontro da remoto con le diverse realtà Ordinistiche provinciali della Penisola.
L’incontro svoltosi mercoledì 16 giugno scorso aveva come argomento i due disegni di legge presentati nei due rami del Parlamento a firma dell’On. Flati e del Sen. Campari, inerenti gli animali da compagnia e che hanno coinvolto la Fnovi (Federazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani) e gli Ordini periferici.
Nella prima proposta di legge a firma dell’On. Flati si riconosce a tutti gli animali lo status di esseri senzienti, con il conseguente obbligo da parte dello Stato di tutelarne il diritto al benessere oltre alle loro caratteristiche biologiche ed etologiche. Nel secondo disegno di legge n. 1980 a prima firma del Sen. Campari si mira a risolvere le problematiche relative al randagismo sul territorio nazionale, ovvero le modifiche alla legge del 14 agosto 1991 in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo. A seguito di queste discussioni nelle diverse Commissioni parlamentari, la Fnovi ha chiesto ai diversi Ordini proposte migliorative e integrative sui diversi argomenti. L’Ordine della Provincia di Matera ha eccepito con alcuni suoi emendamenti, recepiti dalla Fnovi, che saranno oggetto, insieme ad altri punti sollevati dagli altri Organi provinciali, del documento che sarà presentato in sede parlamentare.
Nel dettaglio, i due rilievi sollevati sono i seguenti:
Al punto: 2.b dell’art.n.4 (competenze dei comuni)
Proposta di legge:
I canili pubblici e privati devono garantire adeguati livelli di tutela e di benessere agli animali ospitati assicurando la presenza di: un medico veterinario negli orari di visita e di controllo e, a turnazione, un medico veterinario di pronta reperibilità 24 ore su 24 per tutta la settimana, ai quali, durante l’orario di servizio e di reperibilità, è vietato esercitare attività di consulenza privata;
Considerazioni dell’OMV di Matera:
I costi di gestione per una assistenza veterinaria esclusiva da parte di un libero professionista, presso un canile e/o gattile, sarebbero così esosi per il gestore che si incorrerebbe nel rischio di negare servizi base e urgenti agli animali residenti.
Proposta suggerita:
È fattibile una convenzione in modo non esclusivo a meno che la proposta non si riferisca ad un medico dipendente comunale o del servizio veterinario che possa dedicarsi in modo esclusivo alla struttura.
Al punto: Art. 2-ter. – (Anagrafe canina e felina nazionale)
Comma 8. Allo scopo di fornire un aggiornato quadro conoscitivo sulla reale consistenza della popolazione canina e felina, i dati contenuti nell’anagrafe canina e felina nazionale sono liberamente e gratuitamente accessibili da parte delle aziende sanitarie locali, delle regioni e delle autorità competenti.
Considerazioni dell’Ordine dei Medici Veterinari di Matera:
Sarebbe auspicabile un accesso ai Liberi professionisti, che consentirebbe una velocizzazione delle procedure di ritrovamento dei cani e gatti smarriti, soprattutto nei giorni prefestivi e festivi durante i quali queste operazioni diventano più lente e difficoltose a causa della chiusura degli uffici ASL territoriali.
Proposta suggerita:
L’accesso all’anagrafe canina e felina deve essere consentito anche ai LLPP
L’Ordine, ha inoltre sottolineato come la proposta di detrazione fiscale per coloro che adottano un animale da un canile, indicata dal Sen. Campari, non abbia una grande valenza per la soluzione del problema sul randagismo, in quanto l’adozione presuppone una scelta consapevole che va aldilà del mero risparmio economico e non debba essere finalizzata ad esso. A riprova di queste considerazioni si è riscontrato come nei Comuni che in passato hanno adottato queste misure non si sia evidenziato un aumento nei numeri delle adozioni.
Questo in breve l’intervento dell’Ordine nel consesso della Federazione Nazionale, che troverà il suo punto di ulteriori approfondimenti nel corso del Consiglio Nazionale fissata per i giorni 9, 10 e 11 luglio 2021 a Roma.