Aggredita operatrice Cup ospedale di Matera, Bruno Di Cuia e Angelo Coppola (Uil): “Lavoratori non paghino responsabilità politiche in sanità materana”.
L’aggressione di una operatrice del Centro di prenotazione unica (Cup), in servizio presso l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, ad opera di un utente, che non è riuscito ad ottenere la prenotazione di una visita medica in tempi brevi, è un episodio grave che espone i lavoratori addetti ai servizi del Cup per una situazione ben nota che riguarda le liste di attesa. In sostanza le responsabilità politico-amministrative per l’incapacità ad avviare a soluzione i forti disagi per le liste di attesa si scaricano su addetti ai servizi per la sanità. Tutto questo non è tollerabile. Del resto non è casuale che in contemporanea con l’aggressione una delegazione sindacale tra cui Bruno Di Cuia, componente della segreteria regionale Uil, è stata audita in Quarta Commissione ed ha consegnato anche la petizione con la raccolta di 12.603 firme sui problemi dell’emergenza sanitaria materana di cui le liste di attesa sono un aspetto essenziale. E’ la riprova di un impegno che il sindacato porta avanti da tempo e che richiede rapide risposte politiche ed istituzionali raccogliendo le sollecitazioni dei cittadini e dei lavoratori della sanità. Del resto le confederazioni Cgil, Cisl, Uil hanno tenuto nelle scorse settimane a Potenza una manifestazione per chiedere azioni e provvedimenti urgenti della Giunta Regionale per adeguare le prestazioni sanitarie e rispondere ai problemi dei lavoratori del comparto. Le censure arrivate dalla Corte dei Conti Basilicata sulla spesa sanitaria sono l’ulteriore conferma della necessità di una svolta nella gestione dei servizi per la salute dei cittadini e per i lavoratori del SSR.