Il segretario della Uil Flp di Matera, Franco Coppola, esprime alcune riflessioni sull’aggressione subita da un’operatrice sanitaria iscritta alla Uil nel reparto Dialisi dell’ospedale di Matera il 6 maggio scorso. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’aggressione subita il 6 maggio u.s. presso il reparto Dialisi dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera da una operatrice sanitaria nostra iscritta, premesso la nostra vicinanza e tutela alla stessa, è da iscrivere ad una contingenza incresciosa ma, contestualmente pone tutta una serie di interrogativi sui quali è necessario soffermarsi e riflettere.
La Direzione Aziendale, a proposito, negli ultimi tempi stà ponendo in essere tutta una serie di provvedimenti che vanno nella direzione giusta ma, evidentemente non sufficienti a garantire la dovuta sicurezza agli operatori che operano all’interno dei Presidi ospedalieri.
Bene ad esempio il rafforzamento della vigilanza sul territorio a tutela dei medici di continuità assistenziale, ma alla stessa stregua, i controlli preventivi e la vigilanza continua nei reparti e in tutta la struttura , necessitano anch’essi di essere rafforzati e migliorati.
Le condizioni di lavoro degli operatori sanitari si fanno ogni giorno più difficili, sia per i carichi di lavoro e sia per la oggettiva specificità e importanza del servizio stesso infatti, quasi quotidianamente il rapporto con i cittadini utenti si presta a continui momenti di tensione.
Consapevoli che non ci sono a proposito formule magiche e responsabilità uniche, la UIL, anche attraverso i propri quadri dirigenti presenti nei reparti e sul territorio, si farà quotidianamente carico di rilevare gli aspetti che necessitano di essere migliorati e che incidono sulla sicurezza ed aprire sistematicamente un confronto, auspicabilmente costruttivo, con la Direzione ASM.
Bisogna poi urgentemente chiedere all’Azienda di adoperarsi per l’ottimale funzionamento delle RLS e dello stesso CUG. A proposito occorre organizzare una adeguata formazione per i componenti dei suddetti organismi che potrebbero apportare un significativo contributo al rispetto delle norme sulla sicurezza e alla salubrità degli ambienti di lavoro.
E’ questo un impegno che tutte le parti in causa devono assumersi in sinergia e senso di responsabilità, rifuggendo da inutili e anzi dannosi atteggiamenti demagogici miranti esclusivamente ad acquisire inopinati momenti di visibilità