Grave episodio durante l’assemblea dei lavoratori della Mubea in danno della componente della segreteria della Fiom Cgil Basilicata da parte di un dirigente di un’organizzazione sindacale non confederale.
Nel corso della assemblea programmata a seguito dell’incontro tenuto la settimana scorsa tra la dirigenza dell’azienda Mubea e le organizzazioni sindacali regionali di Fim e Fiom e la Rsu per conoscere il piano d’investimenti, produttivi e occupazionali, nonché per discutere del riconoscimento ai lavoratori di miglioramenti professionali, si è verificato un grave episodio da parte di un esponente della Fismic in danno della segretaria della Fiom Cgil.
L’esponente del sindacato non confederale ha aggredito verbalmente, con una violenza inaudita, la segretaria della Fiom Cgil proferendo termini volgari, bestemmie e parolacce.
A seguito del grave episodio, le organizzazioni sindacali Fim e Fiom e la RSU si sono sentite in dovere di bloccare le assemblee del secondo e terzo turno, non essendoci le condizioni per proseguire con il percorso democratico che evidentemente l’organizzazione sindacale minoritaria non aveva interesse ad aprire con i lavoratori.
Visto il grave comportamento dell’esponente della Fismic nonché dipendente della Mubea, appare doveroso che l’azienda rifletta sulla opportunità di mantenere il lavoratore in questione nel ruolo di responsabilità che oggi ricopre, avendo dimostrato incapacità a ricoprire un ruolo che necessariamente si interfaccia con i lavoratori, che rischiano attacchi incontrollati e ingiustificati da parte di un responsabile che rappresenta anche un’organizzazione sindacale, dimostrando di incutere terrore e paure tra i lavoratori esercitando il doppio ruolo.
La gravità dell’episodio appare ancora più grave per il fatto che nella stessa giornata, durante una riunione sindacale in un’altra azienda dell’indotto di Melfi, un altro dirigente della medesima organizzazione sindacale ha utilizzato gli stessi atteggiamenti aggressivi nei confronti della segretaria della Fiom Cgil, dimostrando il fatto che ci sia una strategia premeditata e concordata di attacco violento personale che nulla ha a che vedere con l’attività e la pratica sindacale.
La Fiom Cgil, nel condannare fermamente tali episodi, ribadisce che il confronto sindacale si deve sviluppare sul merito dei problemi argomentando, se si è capaci, le varie questioni che riguardano i lavoratori e non mediante aggressioni che probabilmente hanno quale unico fine quello di salvaguardare propri privilegi acquisiti a scapito dei diritti dei lavoratori.
La Fiom non si farà mai scalfire da tali atteggiamenti, continuerà ad esercitare la propria determinazione e coerenza sempre in prima linea a favore dei diritti delle lavoratrici e lavoratrici.
Aggressione verbale segretaria Fiom Cgil Basilicata, replica Fismic
In relazione all’odierno comunicato stampa della Fiom Cgil Basilicata di denuncia circa le presunte aggressioni verbali subite dalla segretaria regionale della stessa organizzazione nel corso di una assemblea sindacale presso uno stabilimento dell’area industriale di San Nicola di Melfi da parte di un iscritto della nostra organizzazione, la Fismic-Confsal Basilicata replica con una dichiarazione del segretario territoriale Donato Russo.
“Vogliamo sottolineare – afferma quest’ultimo- che non è la prima volta che nel corso delle assemblee sindacali si alzano i toni della discussione soprattutto se provocati da atteggiamenti arroganti che non favoriscono il civile confronto. Altre volte i nostri dirigenti sono stati oggetto di epiteti volgari e offese gratuite da chi oggi ci accusa di averle subite, ma mai ci siamo affidati a comunicati stampa per denunciare simili atteggiamenti. Abbiamo sempre cercato di risolvere le nostre divergenze nel contesto delle stesse assemblee come credo che sia giusto fare. Altri, a quanto pare, agiscono diversamente strumentalizzando diversità di opinioni espresse dai lavoratori, anche con toni aspri, facendole passare come aggressioni verbali inviando comunicati stampa, ma tacendo vergognosamente quando essi si sono comportati in egual maniera lanciando offese gratuite ai nostri dirigenti. Ne prendiamo atto anche se con dispiacere. Continueremo a lavorare per far si che le assemblee sindacali siano terreno di confronto civile tra i lavoratori che hanno il sacrosanto diritto di esprimere le loro opinioni anche se in contrasto con le posizioni sindacali ”.