“Finalmente un significativo passo in avanti per favorire il ricambio generazionale in agricoltura”: è il commento dell’AGIA (Associazione Giovani Imprenditori Agricoltori) aderente alla Cia Basilicata in riferimento al pacchetto #campolibero del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Se vogliamo che l’agricoltura non sia più “un affare di famiglia” – continua la nota – si deve puntare oltre alla detrazione per l’affitto dei terreni ai giovani anche gli Incentivi all’assunzione di giovani con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzione lorda.
Inoltre si punta su made in Italy, innovazione di prodotto e di processo, e-commerce e reti d’impresa, riconoscendo un credito d’imposta alle aziende che producono prodotti agroalimentari, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi”. Per noi un ulteriore passaggio – evidenzia l’Agia-Cia – è l’istituzione della ‘Banca della Terra’, una sorta di pubblico registro a cui i giovani agricoltori potranno fare riferimento per affittare o comprare un terreno. Non va sottovalutato che lo scarso ricambio generazionale è dovuto innanzitutto all’alto costo della terra che qui può raggiungere anche i 17.000 euro ad ettaro, dagli alti costi di avviamento, dalla scarsa immagine sociale dell’attività agricola, dalla carenza di formazione e di servizi di consulenza adeguati. Tutto ciò mentre nella regione il 10,8 per cento della superficie agricola utilizzabile è costituita da terreni agricoli abbandonati, soprattutto demaniali.
Il progetto agricoltura “Futuro giovane” predisposto dall’Agia-Cia Basilicata sulla base della parola d’ordine passione, amore, energia per una nuova stagione dell’agricoltura lucana -sottolinea la nota- contiene proposte semplici e concrete: un’agenzia per il riordino fondiario per facilitare l’accesso alla proprietà della terra; la costituzione di società miste giovani e anziani, società in cui l’anziano proprietario, titolare dell’azienda, entra in società con il giovane; misure per facilitare nuove imprese agricole attraverso l’accesso al credito e al mercato, la semplificazione normativa, la fiscalità agevolata, il supporto alla gestione.
Tra le altre proposte: norme Ue per l’incremento dell’aiuto ai giovani per l’acquisto di terreni; misure del Prsr per l’affiancamento e/o il passaggio di proprietà dei terreni dagli imprenditori over 65 ai giovani agricoltori;
impedire che i terreni agricoli che hanno beneficiato della Pac possano aver una destinazione diversa da quella agricola per almeno dieci anni; modificare i regolamenti attuativi di Ismea, relativi al “subentro” e al “primo insediamento” rendendoli complementari con i Prsr ; istituire il “tutoraggio” a favore del giovane che subentra nella conduzione ad un over 65.
Giu 26