Sono 58 in provincia di Matera per complessivi 2.128,49 ettari e 21 in provincia di Potenza per complessivi 768,48 ettari i lotti di terreni che saranno assegnati con il quarto lotto della Banca nazionale delle Terre Agricole. Lo riferiscono Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) e Cia-Agricoltori Basilicata sottolineando che dal 9 giugno al 7 settembre sarà possibile inviare le manifestazioni di interesse per l’acquisto di uno o più terreni per creare nuove aziende agricole.
Nata nel 2016, Banca nazionale delle Terre Agricole è finalizzata a rimettere in circolo capitali e investimenti sul bene terra, segnando un punto fondamentale nella ricomposizione fondiaria e nella lotta all’abbandono dei terreni agricoli a beneficio della competitività dell’intero sistema agricolo italiano. Il primo lotto, lanciato nel 2017, ha visto tornare nel circuito agricolo 51 terreni per un totale di 24 milioni di euro e ogni anno l’iniziativa ha avuto performance in crescita.
“Noi dell’Agia Basilicata siamo particolarmente orgogliosi – dice Rudy Marranchelli, che oltre ad essere il presidente lucano è anche vice presidente nazionale dell’Agia – del fatto che la Banca della Terra è stata presentata per la prima volta in occasione dell’evento di Tricarico del 2017, con l’obiettivo di rimettere al centro dell’agenda del Governo la questione della terra ai giovani, ad opera dell’allora Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Con l’avvio della procedura di vendita del quarto lotto dei terreni della Banca nazionale delle Terre Agricole, ne abbiamo fatta di strada sino alla nuova opportunità di oltre 16 mila ettari di terreni, per un totale di 624 aziende agricole potenziali, destinati esclusivamente a sostenere gli investimenti dei giovani agricoltori. I terreni sono ubicati in prevalenza nel Sud (74%) – soprattutto in Sicilia, Basilicata e Puglia -, nel Centro Italia (17%), in particolare in Toscana, e nel Nord (9%), distribuiti tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria. Solo in Basilicata il 10,8% della Superficie Agricola Utile è abbandonata mentre sono sempre più numerosi i giovani che hanno “riscoperto” la terra come futuro della propria vita o per necessità tenuto conto dell’impossibilità a trovare il lavoro dipendente.
“Occorre accompagnare il giovane nella definizione e nella realizzazione della sua idea imprenditoriale, fornendo ‘consulenza’ continuativa di alta professionalità –continua Marranchelli – rilanciando l’attività dell’Osservatorio dell’imprenditoria agricola giovanile – costruendo al contempo un nuovo sistema relazionale e di mercato che lo supporti nel superare quelle che sono le principali barriere di accesso” come appunto la terra, il credito, la formazione e l’informazione”.
In Basilicata abbiamo adottato strumenti legislativi importanti come la legge sull’agricoltura sociale e quella sulla Banca della Terra, strumenti dormienti. Come associazione dei giovani imprenditori agricoli crediamo che l’agricoltura sia centrale nell’attuazione di servizi essenziali e nella gestione del territorio, spesso abbandonato. Inoltre -ha aggiunto- l’approvazione da parte della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo del provvedimento sull’anticipo dell’utilizzo delle risorse del Next Generation EU, dedicate specificatamente all’agricoltura attraverso la politica dello sviluppo rurale, dà una centralità rilevante proprio ai giovani imprenditori agricoli. E mi riferisco a quel 55% dei fondi che dovrà essere utilizzato per il supporto al primo insediamento dei giovani agricoltori e a investimenti per promuovere la resilienza delle aree rurali, sostenere l’economia digitale e gli obiettivi agro-climatico-ambientali”.