“Ci sono fattori diversi da gelo e neve che possono incidere sul raccolto. L’autostima é uno di questi”.
Lo ha detto oggi pomeriggio a Matera, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel corso di “Agri-cultura è futuro”, un incontro tenutosi presso l’Hilton Garden Inn, organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020.
“Serve un forte sentimento di autostima – ha aggiunto Pittella – la nostra regione per le qualità che ha, va difesa e sostenuta, non bastonata. Per quanto ci riguarda mettiamo in campo iniziative importanti come questa. Stiamo inoltre creando un ponte con il ministro Martina. Proviamo a mettere in campo una classe dirigente che ha le carte in regola per costruire un futuro migliore.
Se partiamo dai giovani é perché vogliamo simbolicamente dimostrare che possiamo, investendo su di loro, diventare competitivi a livello europeo. Oltre alle risorse Feasr ce ne sono altre. Abbiamo deciso di investire fortemente in agricoltura. Serve fare rete tra di noi per potercela fare. Occorre unità e concertazione. Il conto per chi é impegnato nelle istituzioni é salatissimo se non si ottengono i risultati come abbiamo fatto noi. Ricordo che abbiamo aumentato il Pil del 5,5 per cento. E questo é merito di ognuno di voi – ha detto rivolgendosi ai giovani imprenditori agricoli – se la Svimez ha detto che la cenerentola Basilicata é la prima al Sud per crescita. Vinceremo la sfida – ha continuato – se riusciremo a recuperare la memoria. E per fare questo dovremo fissare gli obiettivi senza dimenticare da dove siamo partiti, provando a investire su ricerca e innovazione”.
Avviandosi alla conclusione, il presidente Pittella ha auspicato che dal ministro Martina arrivino risposte sulle criticità che frenano il settore, perché – ha spiegato – da soli non ce la potremo fare a superare il cortocircuito.
Facendo poi riferimento alle opportunità che pure vi sono in questo settore, il presidente della Regione ha sottolineato la necessità di puntare su una piattaforma logistica nel Metapontino a patto però che anche il Governo investa su Taranto.
Non ci interessa – ha detto – il facile consenso. Ma dobbiamo avere la consapevolezza delle cose che facciamo, come ben sanno i giovani che iniziano una nuova avventura, al pari degli altri 180 per i quali abbiamo messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito della seconda finestra del bando. Basta liti e divisioni in ogni ambito – ha concluso – continuiamo ad investire nei tratti distintivi di questa nostra terra, a partire dall’agricoltura”.
Con “Agri-cultura è futuro” si é dato ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento). Le domande presentate sono state 749, mentre la somma stanziata ammonta in totale a 24 milioni di euro. Sono state raccontate alcune storie di giovani lucani che hanno deciso di investire in Basilicata.
All’incontro ha preso parte in videoconferenza il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Si può fare impresa agricola nel Mezzogiorno – ha detto l’esponente del governo Gentiloni che ha elogiato la Basilicata per il lavoro che sta svolgendo – se si incrociano progetti di impresa, organizzazioni, innovazioni e giovani generazioni. La capacità di fare squadra – ha concluso – farà la differenza”.
Il presidente Pittella rivolgendosi al ministro ed ha detto che “la Basilicata é una Regione che ti segue nella buona amministrazione e nella capacità di creare virtuosismi. I numeri ci lasciano ben sperare. Non abbiamo risolto tutti i problemi – ha aggiunto – però ci sono nei che possono essere scrutati e con meticolosità risolti. Il tema dei pagamenti di Agea, ad esempio, va risolto e non possiamo nasconderlo”.
L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nel suo intervento ha detto che ci sono “messaggi di speranza, ma anche di indirizzo su come i giovani debbono costruire il futuro di questo comparto”. “I giovani – ha aggiunto – hanno colto la sfida che ho voluto mettere in campo. Abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità per cambiare fase. Con i giovani abbiamo fatto un patto semplice e leale. Ora dobbiamo misurarci per vedere se le soluzioni individuate produrranno effetti. Nei prossimi giorni con il Tavolo Basilicata a Roma, insieme al presidente Pittella cercheremo di trovare altre soluzioni. L’agricoltura in Basilicata non è residuale. Siamo una realtà in tanti campi. Abbiamo numeri importanti rispetto alla nazione. Siamo al terzo posto per la cerealicoltura. Nell’ambito dell’ortofrutta siamo eccellenti, con la fragola che ha superato la Spagna. Serve corresponsabilità tra istituzioni, agricoltori, ricerca, associazioni e professionisti. Guai se gli agricoltori abbandonassero il nostro territorio. Ci sarebbe spazio per il dissesto e per le frane. Dobbiamo innovare – ha continuato Braia – si vince il mercato mettendo benzina nel sistema. Abbiamo provato a scrivere qualcosa di più serio rispetto al passato. Speriamo che arrivino i risultati sperati. Ora bisogna monitorare affinché gli investimenti vadano in porto. Ai giovani bisogna far capire che é necessario stare insieme attraverso una filiera. Vanno condivisi gli aspetti commerciali e della ricerca. Dobbiamo andare sul mercato con l’identità Basilicata. Le cose che faremo nei prossimi giorni saranno importanti. Vanno anche sostenute forme di difesa degli agricoltori, abbassando la percentuale di rischio. La nuova Pac prevede che vada dal 30 al 20 per cento. Serve un contributo per le polizze antigrandine”. In conclusione Braia ha detto che “il Dipartimento Agricoltura si fa carico delle criticità del comparto supportando gli agricoltori con attività di consulenza. Con centomila persone e 56000 aziende la Basilicata può essere l’effetto sorpresa perché ha grandi margini di miglioramento. Guai a perdere le opportunità – ha ammonito l’assessore – ed una di queste é Matera 2019 che é la più grande fiera internazionale a cui possiamo partecipare 365 giorni all’anno. In questa città ci deve essere la vetrina permanente dell’agroalimentare in Basilicata. Tutti dobbiamo sentirci parte di questa sfida”.
MANFREDELLI (UCI): GIOVANI IN AGRICOLTURA, FUTURO INCERTO
Nicola Manfredelli (UCI): Se non si cambiano le strategie politiche di intervento in agricoltura
rischiano di essere vanificati investimenti e speranze.
Il boom di domande presentate sul Bando del PSR Basilicata “investimenti per i giovani imprenditori agricoli lucani” rappresenta un buon presupposto per creare le condizioni di rilancio e sviluppo dell’agricoltura lucana. Tuttavia, rileva l’Unione Coltivatori Italiani – Uci di Basilicata, a margine dell’incontro organizzato a Matera dalla Regione, al quale alla presenza del Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, hanno partecipato i giovani beneficiari dei contributi per il primo insediamento, non è sufficiente la semplice erogazione del contributo finanziario previsto dall’Unione europea, per assicurare il pieno successo dell’iniziativa.
Va bene la giornata di festa e di pubblicità voluta dall’Assessore Braia e dagli Uffici del Dipartimento, ma senza il cambiamento delle strategie agricole, che continuano ad essere troppo penalizzanti per il tessuto produttivo agricolo lucano, difficilmente si determineranno le condizioni per fare il salto di qualità necessario sul versante dei risultati in termini di lavoro e di reddito.
La verità, nonostante i tanti proclami, è che le istituzioni riservano ancora poco spazio ai giovani,non preoccupandosi di rimuovere gli ostacoli finanziari, normativi e burocratici che ne impediscono la piena operatività.
La Basilicata pur registrando un buon indice di presenza dei giovani in agricoltura, pari all’incirca al dieci per cento degli addetti, continua a rimanere agli ultimissimi posti della classifica della competitività economica e del reddito procapiteconseguito.
L’Unione Coltivatori Italiani –fa presente il coordinatore regionale della Basilicata, Nicola Manfredelli–avanzarà alla Regione un pacchetto di specifiche proposte nel campo della semplificazione burocratico e del sostegno alle attività produttive.
Se dovesse continuare un orientamento di intervento della Regione,squilibrato verso la parte della trasformazione e della commercializzazione, cosa che determina il paradosso dei prezzi dei prodotti al consumoche aumentanoin continuazionee quelli alla produzioneche diminuiscono sempre di più, insieme ai redditi degli agricoltori, l’Uci non esiterà ad aprire una “vertenza agricola lucana” di riequilibrio e rispetto dell’agricoltura lucana, che non può essere settore ridotto a settore colonizzato e sfruttato.
La fotogallery dell’incontro “Agri-cultura”
Vedendo al fotogallery non mi sembra che fossero presenti i giovani agricoltori, ma tanti vecchi tromboni della politica affiliati e sostenitori dell’accoppiata AntezzaBraia