Antonio Di Matteo, agricoltore e delegato tursitano, traccia un bilancio della manifestazione promossa questa mattina dagli “Agricoltori Uniti del Metapontino” partita da Montalbano e terminata a Scanzano Jonico. Di seguito la nota integrale.
Oggi si è verificata la tanto attesa manifestazione degli Agricoltori Uniti del Metapontino partita da Montalbano con destinazione Scanzano. Nessuna bandiera, ma solo tanti agricoltori ad esternare le problematiche del settore e a proporre soluzioni ad istituzioni poco
celeri nel dare risposte. Gli agricoltori tursitani hanno partecipato con numerosi mezzi e, come già avvenuto nei giorni precedenti, si sono
distinti per la loro tenacia e professionalità. Una colorata e rumorosa delegazione ha dato vigore agli animi troppo spesso
demotivati di un popolo, quello agricolo, fiaccato da anni di crisi. Le proposte che gli agricoltori di Tursi porteranno sul tavolo della
Regione Basilicata e del Ministero dell’Agricoltura sono: 1. fissazione di un prezzo massimo alla vendita dei
prodotti ortofrutticoli sui banconi della grande distribuzione organizzata (GDO).
2. fissazione di un prezzo minimo all’acquisto dei prodotti ortofrutticoli da parte delle industrie agroalimentari.
La GDO e le industrie sono gli unici operatori di mercato su cui il Governo può intervenire immediatamente e poter controllare che
effettivamente si realizzino i provvedimenti.
Queste proposte portano a numerose conseguenze positive senza che ci siano costi per le casse pubbliche:
1. la riduzione dei prezzi massimi di vendita nei supermercati comporta un aumento considerevole dei consumi di prodotto
riducendo quindi l’intasamento dei mercati;
2. parimenti, la GDO, per aumentare il proprio profitto, dovrà ridurre i passaggi intermedi presenti nella filiera e
quindi punterà ad un rapporto diretto con gli agricoltori, che saranno incentivanti a cooperare, e quindi la GDO si vedrà costretta a
rifornirsi da produttori locali a danno dei produttori esteri;
3. un prezzo minimo all’industria è la soluzione per togliere prodotto grandinato o di scarto dal mercato senza privare le
industrie del loro profitto.
Vorrei personalmente ringraziare l’Ing. Leonardo Fortunato per aver messo a disposizione la propria azienda agricola a Gannano, storica e rinomata nel tessuto sociale locale, come destinazione del corteo anche se poi la Questura non ha autorizzato il tracciato per
arrivarvi.
Vorrei ringraziare tutti gli agricoltori tursitani che hanno partecipato con i trattori, autocarri e autovetture. A voi si dovranno
dedicare tutti i risultati che andremo a realizzare con questa lotta di rivendicazione.
Dispiace sottolineare il comportamento gravemente scorretto di alcune sigle sindacali che invece di favorire la partecipazione degli
agricoltori, hanno inveito contro di loro impedendone il coinvolgimento nella speranza di far fallire la nostra libera
manifestazione e sedere da sole al tavolo con il ministero e l’assessore e spartire qualche beneficio di parte, come hanno sempre
fatto con i ministri e gli assessori precedenti, anche di colore politico diverso. Si sa, per certi sindacati la coerenza è demodé.