Scongiurare il rischio di penalizzazioni pesanti, in attuazione della nuova PAC, per le aziende di collina, il “baricentro” dell’agricoltura regionale, che perderebbero tra l’8 e il 10% degli aiuti comunitari: è il messaggio lanciato dal congresso del comprensorio Collina Materana-Basso Sauro della Cia che si è tenuto a Stigliano con la partecipazione di agricoltori di Stigliano, S.Mauro, Accettura, Aliano e Cirigliano.
“Non ci sarà più una Pac orientata agli aiuti e agli incentivi ma – ha sottolineato Paolo Carbone della Presidenza regionale Cia – si parlerà di pagamenti, che saranno dati agli agricoltori che avranno comportamenti virtuosi. Crediamo che le nostre aziende abbiano un futuro molto importante da svolgere per diventare più competitivi, aggregando l’offerta, per produrre alimenti sani, come richiede il consumatore, e per migliorare l’ambiente, favorendo la cura dei dissesti idrogeologici, causati anche dai cambiamenti climatici e che sono motivo di forte preoccupazione. Per questa ragione è necessario orientare il nuovo PSR 2014-2020 per una maggiore attenzione alle problematiche specifiche delle aziende ricadenti in zona di montagna e di collina, quelle a basse rese produttive e alti costi di produzione ma con funzioni aggiuntive legate al governo e gestione del territorio”.
Per la Cia inoltre si tratta di verificare la fattibilità e utilità del progetto della istituzione del Distretto a tutela e promozione delle specificità agricole delle colline e montagne materane approvato nel 2010 dal Consiglio regionale.
In discussione non è certamente l’opportunità di rilanciare l’economia del principale settore economico della regione, partendo dalla messa a valore delle risorse e delle produzioni dei 19 Comuni ricompresi nel progetto, quanto piuttosto di evitare di “spezzettare” programmazione e risorse e soprattutto di verificare la compatibilità di azioni e programmi del nuovo Psr, tanto più che non si potrà più contare sulla Provincia come ente di gestione.
Altre proposte emerse dal congresso per il rilancio dell’agricoltura e della zootecnia della Collina Materana: l’infrastrutturazione rurale per favorire l’agriturismo; l’assegnazione di terreni demaniali; la commercializzazione dei prodotti tipici con la valorizzazione dell’olio e delle produzioni lattiero-casearie.
Gen 11