Oltre dieci milioni di euro per l’ammodernamento aziendale nei vari comparti agricoli sono stati stanziati dalla Regione Basilicata nell’ambito della Misura 121 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013. Lo comunica l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Michele Ottati, il quale fa presente che il provvedimento, pubblicato sul Bur n. 39 del 14 ottobre 2014, consente di finanziarie ulteriori 96 pratiche facendo scorrere la graduatoria relativa al Bando integrato, approvata dalla Giunta regionale nello scorso dicembre con delibera 1528/2013. Viene precisato che le ditte ammesse per usufruire del finanziamento devono possedere i requisiti essenziali previsti ossia partita Iva, iscrizione alla Camera di commercio e all’Inps. L’assessore Ottati ha rilevato che il provvedimento, che stanzia una somma considerevole, riguarda i principali comparti agricoli: dall’ortofrutta, all’olivicoltura, dalla viticoltura alla zootecnia da carne, dal lattiero caseario al cerealicolo. Ha, inoltre, specificato che viene data priorità ai giovani imprenditori agricoli che usufruiscono del sostegno sul cosiddetto primo insediamento. L’esponente della Giunta regionale ha quindi aggiunto che “con la Misura 121 il Dipartimento Politiche agricole intende finanziare quei nuovi investimenti materiali e immateriali, conformi alle direttive comunitarie, che puntano al miglioramento della competitività delle nostre aziende agricole sia singole che associate attraverso la realizzazione di importanti e necessari processi di ammodernamento strutturale”. A tal proposito saranno finanziate le pratiche che prevedono finanziamenti per la costruzione e la ristrutturazione di fabbricati rurali finalizzati alla produzione, lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli compresi i punti di commercializzazione dei prodotti aziendali. Altre tipologie riguardano gli impianti, i macchinari e le attrezzature, le sistemazioni idraulico-agrarie dei terreni, il rinnovo varietale degli impianti arborei oltre che la realizzazione di nuovi impianti. Viene anche finanziato l’acquisto di terreni, la realizzazione di serre e sistemi antigrandine, il miglioramento dei sistemi irrigui aziendali e investimenti per la produzione di energie da biomasse. Per quanto riguarda le aziende che operano nella zootecnia il provvedimento comprende anche il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali e investimenti per la costruzione e l’adeguamento di manufatti relativi allo stoccaggio e al trattamento degli effluenti di allevamento e delle acque reflue per utilizzo agronomico. Sono finanziabili, infine, le spese per investimenti quali l’acquisizione di know how, l’acquisto di software e la creazione di siti internet.